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Go Imperia, abuso d’ufficio e turbativa d’asta: aperto il processo

4 aprile 2024 | 11:21
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Avvocato Busuito: «Persuasi di poter dimostrare l’inconfigurabilità del reato sia sotto il profilo oggettivo sia soprattutto sotto il profilo del dolo»

Imperia. Si è aperto stamani, davanti al collegio del tribunale di Imperia, presieduto dal giudice Carlo Alberto Indellicati, il processo per abuso di ufficio e turbativa d’asta che vede sul banco degli imputati Marco Mangia, ex presidente di Go Imperia (società concessionaria delle aree portuali di Imperia); Alberto Caprile (l’allora direttore generale); Giancarlo Dolla (Imperia Yacht Service) e Michele Ottavio Lugaresi (Gente di Mare), questi ultimi imprenditori nel settore della cantieristica.

I fatti da cui è scaturita l’inchiesta risalgono all’agosto del 2020: in quel periodo la Go Imperia noleggiò un “Travel lift”, cioè una specie di gru a ponte utilizzata per sollevare le imbarcazioni, all’associazione temporanea di imprese (Ati) formata dalle aziende in capo ai due imprenditori indagati.

In pratica la Go Imperia aveva chiamato per una trattativa a inviti: il Consorzio Operatori Porto di Imperia (Copi), titolare della concessione dell’area cantieristica comprensivo delle sette società consorziate, tra cui figurano anche le due aggiudicatarie che, tra l’altro, appartengono al Copi.

A seguito dell’affidamento, il consorzio presentò ricorso al Tar e ne ottenne l’annullamento. Il fatto che l’avvocato Mangia (parte della commissione giudicatrice) e Caprile (responsabile del procedimento) non abbiamo escluso l’Ati dalla gara comporterà la contestazione, nei loro confronti, di abuso d’ufficio. Mentre agli imprenditori Dolla e Lugaresi è stata contestata la turbativa d’asta, in quanto, secondo la tesi accusatoria, avrebbero costituito l’associazione temporanea di imprese essendo a conoscenza, in anticipo, dell’ammontare dell’offerta del Copi (essendone soci) e potendo così presentare un’offerta più vantaggiosa rispetto agli altri, aggiudicandosi così il servizio.

Dopo le eccezioni tecniche mosse dagli avvocati della difesa e della parte civile, il collegio ha rinviato l’udienza al prossimo 26 settembre e calendarizzato le udienze successive (10, 17 e 31 ottobre; 7 e 14 novembre, 12 dicembre per la discussione e 16 gennaio per eventuali repliche e sentenza).

«Siamo persuasi di poter dimostrare l’inconfigurabilità del reato sia sotto il profilo oggettivo sia soprattutto sotto il profilo del dolo – ha dichiarato l’avvocato della difesa Elisabetta Busuito – Perché assolutamente i miei assistiti non sono stati mossi da nessun interesse che non fosse quello di fare gli interessi della Go Imperia. Siamo convinti che l’istrutturia non potrà che dimostrare la loro non responsabilità rispetto al fatto che è stato loro contestato».