Ddl diffamazione, Berrino propone carcere per i giornalisti. Sindacato e Ordine: «Fatto gravissimo»
«Il senatore si occupi dei problemi della Liguria, non di ammanettare i colleghi»
Sanremo. «L’Associazione Ligure dei Giornalisti,Gruppo Cronisti Liguri, Ussi Liguria e Ordine dei Giornalisti della Liguria si uniscono alla condanna già espressa dalla segretaria della Fnsi Alessandra Costante e dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Bartoli dopo gli emendamenti presentati al ddl Diffamazione dal senatore di Fratelli d’Italia, il ligure Gianni Berrino, che prevedono sino a quattro anni e mezzo di carcere per i giornalisti.
Il senatore Berrino dovrebbe occuparsi di portare in Parlamento i problemi della Liguria, la regione in cui è nato e dove è stato eletto, invece che presentare disegni di legge che prevedono di mettere le manette ai giornalisti. Quelle di Berrino sono posizioni inaccettabili frutto di pulsioni autoritarie.
Non solo: questi emendamenti sono un fatto gravissimo e rappresentano l’ennesimo attacco alla libertà di stampa con l’Italia che scivola sempre più pericolosamente verso Paesi come Russia, Cina, Bielorussia o Iran», dicono Matteo Dell’Antico (segretario Associazione Ligure dei Giornalisti), Tommaso Fregatti (presidente Gruppo Cronisti Liguri) e Filippo Paganini (presidente Ordine dei Giornalisti della Liguria).