«Convertirsi è dovere dei cristiani», a Camporosso il parroco “suggerisce” ai cittadini chi votare
Nel piccolo centro della val Nervia, va in scena una commedia alla don Camillo e Peppone
Camporosso. “Pentiti, peccatore, pentiti”. Le affermazioni non sono precisamente queste, ma il tenore del messaggio è lo stesso. Succede a Camporosso, dove don Marco Tommaso Reali, parroco di Cristo Re e San Marco Evangelista, è sceso nel dibattito politico che vede da una parte l’attuale sindaco Davide Gibelli (Sempre Più Camporosso) e dall’altra il suo ex vice e attuale consigliere comunale Maurizio Morabito (SìAmoCamporosso).
Oltre ad aver preso pubblicamente le difese di Morabito, coinvolto in una accesa polemica con il suo antagonista Gibelli, Reali sta facendo una vera e propria campagna elettorale parallela per sponsorizzare la candidatura a sindaco del consigliere. Una situazione anomala che ha fatto storcere il naso a più di un cittadino, che da cattolico frequentante la parrocchia è rimasto spiazzato dalla presa di posizione della guida spirituale della propria comunità.
Sono decine, infatti, le testimonianze arrivate dalle varie zone di Camporosso, che parlano di messaggi inviati sullo smartphone e telefonate da parte del prete con il palese invito a sostenere Morabito alle prossime elezioni di giugno. E non è tutto. Chi risponde al don di voler votare Gibelli, si sente rispondere: «Convertirsi è dovere di tutti i cristiani», con tanto di link a YouTube che rimanda a uno spezzone dei celebri film di don Camillo e Peppone, quando il sacerdote trasmetteva dalla sagrestia messaggi alla popolazione: «Ricordate, nel segreto della cabina elettorale Dio vi vede e Stalin no».
L’amicizia tra don Marco Tommaso Reali e Maurizio Morabito, cresciuta nel tempo anche grazie all’impegno di quest’ultimo, che si è sempre dimostrato disponibile nei confronti della parrocchia, è cosa nota. Ma non giustifica, agli occhi dei cittadini, il coinvolgimento così diretto del sacerdote nella corsa alle amministrative comunali.
Domenica, tra l’altro, è in programma l’inaugurazione delle opere parrocchiali ristrutturate, grazie all’intervento di volontari tra i quali figura anche Morabito. Pare che il sindaco di Camporosso, Davide Gibelli, non sia nemmeno stato invitato. Segnale, questo, che dimostra la discesa in campo del “don Camillo” in salsa camporossina.