Centro commerciale Conad, “Progettiamo il Futuro”: «Interessi personali del Sindaco in conflitto con quelli del Comune»

«Ha svolto durante il suo mandato tutt’ora in corso, il doppio ruolo»
Taggia. «Il gruppo consiliare di opposizione “Progettiamo il Futuro” ha sempre posto a base della sua azione politica il benessere dei cittadini del Comune di Taggia.
Un anno fa -affermano nella nota stampa- avevamo depositato una mozione in Consiglio Comunale per chiedere di attivare una procedura legale per ottenere dalla Fornace Srl (soggetto attuatore del centro di grande distribuzione prima Lecrerlc ora Conad sito in via Privata Roggeri), gravemente inadempiente agli obblighi della convenzione urbanistica nel trasferire la proprietà e l’utilizzo di importanti beni immobili quali parcheggi ed opere pubbliche al Comune, la penale ammontante ad oltre 30 milioni di euro.
La nostra richiesta era quella di invitare la Giunta comunale, il cui Sindaco a nostro giudizio aveva partecipato alle operazioni tecniche e professionale del complesso immobiliare, di ottenere comunque un risarcimento danni o altra utilità dal privato palesemente in ritardo.
In Sindaco affermava pubblicamente in seno al Consiglio comunale che:
1) riteneva infondato ed inopportuno chiedere la penale;
2) lo stesso non aveva avuto nessun ruolo come professionista essendo stato il padre ad aver operato per conto del privato;
3) in ogni caso la procedura legale era di competenza degli uffici non potendo essere la parte politica, nella specie la Giunta ad operare nel senso richiesto nella mozione.
Pertanto tutta la maggioranza votava negativamente. Oggi documenti alla mano, possiamo affermare, senza potere essere smentiti, che invece il soggetto attuatore ha offerto al Sindaco e non agli Uffici, individuando cosi nella parte politica il suo interlocutore, la somma di 40.000 euro per dieci anni oltre al pagamento delle spese passate e future di gestione dei parcheggi promessi e mai trasferiti al Comune, così smentendo le affermazioni del primo cittadino.
Il Sindaco, sempre documenti alla mano, personalmente, quale professionista, ha presentato per conto del privato, il soggetto attuatore, in relazione al compendio immobiliare commerciale alcune pratiche alla locale sezione del Catasto. E’ del tutto evidente e che nella convenzione urbanistica portata all’esame del Consiglio comunale il Sindaco probabilmente svolge, ma sicuramente ha svolto durante il suo mandato tutt’ora in corso il doppio ruolo palesemente in conflitto di interesse, di rappresentante degli interessi pubblici del Comune e di professionista, ovviamente retribuito del privato, in violazione inoltre del divieto legale di svolgere la sua professione nel Comune in cui è stato eletto».