Bordighera, «Mancanza di dialogo e rispetto»: il consigliere Di Vito lascia incarico al Mercato Coperto

13 aprile 2024 | 06:30
Share0
Bordighera, «Mancanza di dialogo e rispetto»: il consigliere Di Vito lascia incarico al Mercato Coperto

Goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il trasferimento dell’associazione sportiva “Tennistavolo Bordighera” al piano superiore del Mercato Coperto

Bordighera. «Oggi ho rimesso nelle mani del sindaco la delega al Mercato Coperto di Bordighera. E’ venuto meno lo spirito collaborativo tra alcune persone dell’amministrazione. Se mi fanno lavorare, l’impegno ce lo metto, ma devo essere nelle condizioni di poterlo fare, altrimenti faccio un passo indietro».

A parlare è il consigliere comunale Massimiliano Di Vito, entrato nella maggioranza guidata dal sindaco Vittorio Ingenito in quota Fratelli d’Italia. Di Vito continuerà a ricoprire il suo ruolo e mantiene, almeno per ora, l’incarico al Cimitero. Ma il segnale politico è forte. Soprattutto dopo l’ultimo consiglio comunale, il 28 marzo scorso, quando Massimiliano Di Vito, pur essendo presente al momento dell’appello, non ha praticamente presenziato a nessuna votazione delle pratiche all’ordine del giorno.

Goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il trasferimento dell’associazione sportiva “Tennistavolo Bordighera” al piano superiore del Mercato Coperto. Il tutto deciso senza nemmeno avvisare il consigliere, che pure del Mercato aveva la delega. «Non ho nulla contro l’associazione, che nella vecchia sede, a causa di infiltrazioni, non poteva più svolere la propria attività – premette Di Vito -. Però, non dico una telefonata, ma almeno un messaggio per avvisarmi, chi ha preso la decisione poteva mandarmelo. Invece ho saputo tutto a cose fatte: questa è totale mancanza di rispetto nei miei confronti».

Anche perché di progetti da portare avanti per far rinascere il Mercato Coperto, il consigliere ne aveva già altri: «Ho sempre desiderato svecchiarlo, renderlo più appetibile – dichiara -. La mia idea, ad esempio, era dare ad ogni banco la possibilità di somministrare alimenti e bevande». Un modo, questo, per far sì che cittadini e turisti abbiano un motivo in più per varcare la soglia del grande edificio di piazza Garibaldi, scegliendo prodotti che ormai, magari di minore qualità, ma con la grande distribuzione si trovano ovunque.