Valanga a Monesi, uno dei sopravvissuti:«Quando sono stato travolto ho pensato fosse finita»
Nella slavina ha perso la vita Simone Rossi, 44 anni di Alassio
Monesi. «Quando ero sotto in un primo momento ero cosciente dopo ho perso i sensi e mi sono svegliato nel momento in cui Davide mi ha tirato dallo zaino. Quando la slavina mi ha travolto ho pensato che fosse finita perché non c’era nessuno, per me eravamo tutti sotto, poco prima avevo visto che dietro di noi non c’era più nessuno e quindi pensi “quando si accorgeranno che non siamo ancora rientrati sarà tardi”». La voce ancora provata, Federico Giordano racconta cosa è successo quando una valanga ha travolto lui e gli altri scialpinisti del gruppo composto da sei persone. È il primo pomeriggio di domenica 10 marzo, aveva appena finito di nevicare quando i cinque amici, a cui si aggiungerà all’ultimo Simone, il ragazzo morto mentre lo stavano trasportando al Santa Corona, arrivano su a Monesi per fare un giro. Un percorso conosciuto fatto molte altre volte in passato, i luoghi del cuore dove si cresce, si mettono per la prima volta gli sci ai piedi perché Monesi per chi abita in Valle è casa, è il posto del cuore, il luogo dove ti senti al sicuro.
«Domenica abbiamo deciso di andare a fare un giro con Davide, Letizia, Arianna e Maria- racconta Federico- siamo partiti nel primo pomeriggio quando ha smesso di nevicare e l’allerta era finita. Il tempo quando siamo partiti non era brutto, e quando siamo arrivati non c’era ventò né nevicava. Poi durante il tragitto ci ha raggiunto questo ragazzo, Simone, non lo conoscevamo e ci ha chiesto se si poteva unire a noi».
«Eravamo poco più sopra all’arrivo della seggiovia- prosegue Federico- il giro più semplice che potevamo fare, non rischioso e che abbiamo fatto migliaia di volte in passato. Siamo anche passati attaccati al bosco perché teoricamente non stacca perché ci sono gli alberi che tengono la neve. Era una zona, questa dell’Ubaghetto che non ha mai presentato problematiche».
Si sale su, con le pelli, tranquilli senza neanche immaginare che a breve una slavina si sarebbe staccata travolgendoli.
«Poco prima del punto dove volevamo fermarci per cambiarci e toglierci le pelli- prosegue- ci siamo accorti che dall’alto ci stava arrivando delle neve nei piedi e all’improvviso ci ha travolto. Davide era l’unico di noi che è rimasto in superficie ed è il primo che ha iniziato a tirare fuori tutti. Prima Maria e insieme hanno tirato fuori me poi abbiano trovato Arianna. Nel mentre sono arrivati i primi soccorsi che hanno trovato Simone ed infine Letizia».
Per raggiungere il gruppo e trarre in salvo le persone coinvolte nell’incidente, si sono mobilitati gli elisoccorsi di Piemonte e Liguria. Da terra i vigili del fuoco, i carabinieri e i mezzi del soccorso alpino che grazie all’uso dell’Artva (apparecchio di ricerca dei travolti in valanga) sono riusciti a trovare i dispersi e a estrarli dalla coltre di neve che li ha improvvisamente travolti. Due ragazze sono state trasportate con l’ elisoccorso nell’Ospedale di Mondovì ed «invece io Davide e Maria , visto che stavamo bene- conclude Federico- siamo scesi con gli sci assieme ai soccorritori». Per Simone Rossi, 44 anni di Alassio non c’è stato nulla da fare ed è arrivato senza vita al Santa Corona dove era stato trasportato con l’elisoccorso in codice rosso.