Ultimo giorno ventimigliese per il primo dirigente di Polizia Daniele Barberi

27 marzo 2024 | 13:58
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Ultimo giorno ventimigliese per il primo dirigente di Polizia Daniele Barberi
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Ultimo giorno ventimigliese per il primo dirigente di Polizia Daniele Barberi
Ultimo giorno ventimigliese per il primo dirigente di Polizia Daniele Barberi
Ultimo giorno ventimigliese per il primo dirigente di Polizia Daniele Barberi

Dopo due anni alla guida del Commissariato di Ventimiglia, dirigerà la divisione PASI (Polizia amministrativa sociale e dell’immigrazione) della Questura di Brescia

Ventimiglia. «Ho maturato una grande esperienza professionale e umana. Mi auguro che chi verrà dopo di me riuscirà a fare le cose meglio di come ho fatto io. Sicuramente non sono riuscito a fare tutto quello che avrei voluto, ma ci ho messo il massimo dell’impegno».

E’ un discorso denso di emozione e commozione, quello che il primo dirigente di Polizia di Stato, Daniele Barberi, ha rivolto alle donne e agli uomini del commissariato di Ventimiglia, che ha diretto per due anni e che oggi lascia, per andare a ricoprire l’importante ruolo di dirigente della divisione PASI (Polizia amministrativa sociale e dell’immigrazione) della Questura di Brescia.

Un avvicinamento a casa, per Barberi, che ha moglie e figli a Milano, ma anche un addio ai poliziotti che per due anni sono stati la sua famiglia. «Sicuramente lascio tanti amici – ha detto – Tante persone che rispetto e a cui voglio bene». Sentimenti ricambiati, visto che oggi, a festeggiare la sua promozione e a salutarlo, si sono riuniti in commissariato tutti i suoi uomini e i colleghi della polizia stradale, che insieme lo hanno omaggiato di alcuni doni, trasformando affetto e stima reciproci in oggetti concreti che accompagneranno il funzionario nella sua carriera.

In particolare, Barberi ha voluto sottolineare l’importanza di aver avuto al suo fianco l’ispettore Alfredo Tiberi e il sostituto commissario Massimiliano Croese: «Sono stati due pilastri», ha detto il primo dirigente, che non ha nascosto le difficoltà iniziali riscontrate con il suo insediamento a Ventimiglia, nel febbraio 2022, in una realtà da tutti dipinta come difficilissima e piena di ostacoli, ma che si è rivelata diversa da quella impressa nell’opinione pubblica e che ha dato tanto soprattutto all’uomo Barberi, prima ancora che al dirigente del commissariato.

Nato a Vicenza il 18 agosto 1972, Barberi ha alle spalle una lunga carriera in Polizia iniziata nel 1996. Dal 2009 a oggi ha lavorato come dirigente di vari commissariati della questura di Milano tra i quali, dal gennaio 2018 al gennaio 2022, quello di Sesto San Giovanni. Poi il trasferimento a Ventimiglia con la carica di vice questore.
Nel 2023 il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, lo ha insignito del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica. Tra le motivazioni per il riconoscimento della prestigiosa onorificenza, c’è l’impegno profuso per salvaguardare la vita, soprattutto dei più giovani. In passato, infatti, nel ruolo di dirigente della polizia stradale, Barberi ha creato progetti come «No alcool on the road» e, arrivato alla Questura di Milano, ha lavorato alla prevenzione di bullismo e cyberbullismo con incontri nelle scuole.

Anche a Ventimiglia Barberi si è distinto per l’attività svolta nel garantire la legalità sul territorio: dal contrasto all’immigrazione clandestina, che lo ha visto impegnato in prima linea in numerosi controlli sui migranti presenti nelle zone più sensibili della città, alla lotta al traffico di stupefacenti. Nell’ottobre scorso, ad esempio, un’indagine certosina compiuta dal commissariato di Ventimiglia ha portato con l’arresto di quattro persone, abitanti tra nel centro storico e in frazione Sant’Antonio, a smantellare il racket della droga: un giro di cocaina, hashish e marijuana che i quattro italiani portavano avanti indisturbati, fino a quando alle loro porte non ha bussato la polizia.