Scontro su transizione con Amarea, il consigliere Bozzarelli replica al sindaco: «Dissenso base della democrazia»
«Il Sindaco ha preferito, come accaduto spesso, presentare un pacchetto pronto, privando i Consiglieri della loro prerogativa»
Bordighera. «Rispedisco al mittente le accuse del Sindaco, che trovo gratuite, immotivate e strumentali». Inizia così la replica del consigliere di maggioranza Mauro Bozzarelli, che dopo il duro scontro con il sindaco Vittorio Ingenito, avvenuto ieri sera in consiglio comunale durante la discussione per la transazione tra il Comune e la società Amarea, risponde alle parole del primo cittadino.
Nella sua replica, Bozzarelli lamenta la mancanza di dialogo con il sindaco e la poca considerazione nei confronti di idee divergenti da quelle di Ingenito. Come nel caso dell’accordo transattivo con la società che gestisce stabilimento balneare e spiaggia all’inizio della passeggiata a mare. Ieri, unico della maggioranza, il consigliere ha votato contrario alla pratica in quanto convinto che l’accordo, predisposto dagli uffici comunali, non fosse conveniente per la collettività di Bordighera.
«Quanto accaduto – prosegue Bozzarelli – Si spiega in poche righe: per la scelta dei professionisti che dovranno redigere il piano regolatore, sembrava in un primo momento, si dovesse predisporre un bando. Gli uffici invece, hanno poi comunicato che, essendo un incarico sotto soglia, si sarebbe proceduto con la scelta di alcuni professionisti (3 o più), ai quali affidare l’incarico di presentare un’offerta per redigere li piano, offerte che saranno poi valutate dalla Commissione consiliare per l’Urbanistica. Nell’ambito di questa scelta, ho chiesto agli uffici di valutare la possibilità di individuare un professionista esperto e che conosca bene il territorio. È noto infatti che la nostra Città ha una morfologia particolare, con la quasi totalità del territorio sottoposta a vincolo paesaggistico. Non credo assolutamente di aver esercitato alcuna pressione sugli uffici, ma semplicemente dato un indirizzo politico. Che è poi quello che siamo chiamati a fare».
E ancora: «A sostegno della bontá della transazione con Amarea poi, il Sindaco è andato addirittura a recuperare una pratica del
2014 che anch’io votai, portandola come esempio, in quanto l’affitto pagato dalla “Reserve” è di 45.000 euro annui. Dimentica però li Sindaco, che i locali della Reserve, misurano circa la metà di quelli della rotonda e che, in questi 10 anni, sono accaduti eventi che hanno cambiato il mondo ed li costo di tutto, portando un imprenditore ad offrire ben 50.000 euro annui per la gestione del Tennis. Mi stupisce invece che il Sindaco abbia sentito la necessità di giustificare il suo operato, specificando che nessuno della maggioranza ha condizionato gli uffici, quando il mio richiamo era l’esatto contrario, ovvero non aver interagito con gli uffici. Se ha sentito la necessità di fornire una giustificazione non richiesta, avrà avuto i suoi buoni motivi».
«Purtroppo – conclude Bozzarelli – La transazione è stata privata della possibilità di essere discussa democraticamente in maggioranza, la dove avrebbe dovuto nascere ed essere sviluppata, dove ogni consigliere avrebbe potuto esternare la propria opinione e vedere fugati i propri dubbi. Invece il Sindaco ha preferito, come accaduto spesso, presentare un pacchetto pronto, privando i Consiglieri della loro prerogativa. Comprendo non sia facile accettare il dissenso, ma questo è alla base della democrazia».