Santo Stefano al Mare, operazione “interforze” per la rimozione delle reti fantasma

22 marzo 2024 | 18:21
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Consigliere Remo Ferrett:i «Rimossi 300 metri di materiale dalla “secca”. Un posto talmente speciale che cerchiamo di tutelare il più possibile»

Santo Stefano al Mare. Operazione “interforze” questa mattina al porto di Marina degli Aregai dove l’associazione “Marevivo”, gli incursori Comsubin della Marina Militare e la Capitaneria di Porto in collaborazione con il Comune di Santo Stefano al Mare hanno portato a termine la pulizia dei fondali marini rimuovendo circa 300 metri delle cosiddette “reti fantasma”.

«Abbiamo raccolto 4 reti fantasma, abbandonate dai pescatori che, purtroppo, in mare continuano il loro lavoro inutile perché a questo punto il pesce non viene nemmeno più utilizzato come fonte di sostentamento. Lo abbiamo fatto grazie alla segnalazione che ci è stata fatta da Davide Mottola, titolare del diving center “Nautilus”qui a Marina degli Aregai, una sentinella del mare molto importante in particolare per la zona della secca che è uno dei posti più belli del Mediterraneo, dove c’è molta posidonia e diverse specie che vengono a riprodursi qui. Il problema è che l’area in questione è martoriata perché essendoci tanto pesce vengono a pescarci in molti e diverse reti rimangono impigliate e quindi abbandonate. Le lenze poi vanno a colpire sul coraliggeno, in particolare sulle gorgonie, che poi di fatto, strozzate, muoiono» commenta Stefano Sibona, responsabile Liguria per la sezione subacquea di “Marevivo”.

Incagliato nelle reti anche un simbolo del danno che queste causano un ramo di gorgonia che sui nostri fondali è molto rigogliosa ma che è rimasta “vittima “ di lenze e della pesca che non viene gestita con la responsabilità necessaria.

Presente anche Massimiliano Falleri, Responsabile Nazionale divisione subacquea “Marevivo”: «L’operazione è andata bene il “bottino” è elevato dal punto di vista della quantità. Sono state recuperate diverse reti, tutte sulla secca, un luogo bellissimo che lascia senza fiato. Quello che lascia senza fiato è anche però vedere la natura di quello che è stato recuperato, tra cui una rete nuova che insisteva sulla secca e sulla prateria di posidonia, che dona il 50% dell’ossigeno che respiriamo e per questo deve essere tutelata. Abbiamo riscontrato una presenza massiva di lenze, fatte in nylon che sminuzzandosi diventa microplastica e sappiamo tutti quanto sia dannosa. Sottolineiamo l’importanza di agire su segnalazioni anche anonime fatte alla Guardia Costiera perché si può avviare un circolo corretto per il rifiuto recuperato dal mare».

«Una giornata speciale perché abbiamo avuto la vista dell’associane Marevivo e degli incursori della Marina Militare che hanno scelto Santo Stefano per venire ad aiutarci e supportarci per la tutela dell’ambiente» commenta il consigliere comunale Remo Ferretti. «In particolare hanno partecipato al ripescaggio di alcune reti fantasma abbandonate sulla secca, un posto talmente speciale che cerchiamo di tutelare il più possibile. Il nostro impegno è cercare di salvaguardare il mare e tutta la fauna e la flora che contiene, che rendono Santo Stefano un borgo così speciale per tutti».

Importante oggi la partecipazione della Marina Militare italiana la fianco di Marevivo: «L’operazione è andata molto bene, la Marina è costantemente impegnata nel monitoraggio e nel controllo dell’ambiente marino, sia in superficie sia anche dal punto di vista subacqueo. E’ fondamentale continuare queste operazioni ed è bellissimo quando si riesce a lavorare tutti insieme anche se appartenenti ad associazioni diverse» commenta il comandante Therry Trevisan. Presenti oggi 18 operatori: 9 della Marina, 9 per Marevivo, oltre alla Capitaneria di porto come controllo in superficie.