Sanremo, i sindacati scendono in piazza contro Federdistribuzione

30 marzo 2024 | 11:45
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Secondo le sigle coinvolte l’associazione imprenditoriale si comporterebbe in maniera irresponsabile nel presentare svariate richieste finalizzate a sabotare diritti e garanzie attualmente contenute con Contratto Collettivo Nazionale di Lavor

Sanremo. Un nutrito gruppetto di lavoratori della distribuzione commerciale ha inscenato stamane un flash mob per protestare contro la mancata sottoscrizione, da parte di Federdistribuzione,  del contratto nazionale della Distribuzione Moderna Organizzata. Le sigle sindacali rappresentate erano quelle di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e la manifestazione si è svolta nella centralissima via Matteotti davanti alla sede dell’Oviesse, per poi svolgersi con un piccolo corteo fino all’incrocio con corso Mombello. I sindacati coinvolti per oggi (30 marzo) hanno anche proclamato lo sciopero nazionale

Il contratto di lavoro in questione era scaduto nel 2019. L’associazione imprenditoriale Federdistribuzione dopo una lunga trattativa con i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e a distanza di 51 mesi dalla sottoscrizione del primo e ultimo Ccnl di settore, spiegano i rappresentati delle sigle “ha calato nuovamente la maschera, palesando la persistente resistenza nel sottoscrivere accordi contrattuali. E’ necessario stigmatizzare a gran voce l’insofferenza di Federdistribuzione verso i contratti. Per questo abbiamo proclamato una giornata di sciopero nazionale.

Alla base della mobilitazione, sempre secondo le sigle sindacali, ci sarebbe “l’irresponsabilità di Federdistribuzione nel presentare svariate richieste finalizzate a sabotare diritti e garanzie attualmente contenute con Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e che le lavoratrici ed i lavoratori della distribuzione commerciale hanno raggiunto a costo di sacrifici e di lotte nel corso degli ultimi decenni”.

“Nel dettaglio siamo contrari all’introduzione di una flessibilità incontrollata e generalizzata con contratti a termine di durata indeterminata (oltre i 24 mesi) – spiegano i sindacalisti che aggiungono lo smembramento del sistema di classificazione del personale con l’attribuzione dell’addetto alle operazioni ausiliarie alla vendita a mansioni inferiori quali il pulimento di aree di vendita e servizi; l’azzeramento di ogni dignità professionale con il sotto inquadramento di chi ha la responsabilità di interi format commerciali complessi; la creazione di una nuova mansione adibita alla movimentazione delle merci trascinandola verso il quinto livello e svuotando l’attuale previsione al quarto livello, al solo fine di far risparmiare le imprese sulla pelle dei lavoratori”. Alla manifestazione ha partecipato anche il candidato sindaco Fulvio Fellegara.