Sanremese, Masu conferma l’interesse dei canadesi: «Con il nuovo stadio obiettivo Serie B»
Il presidente del sodalizio biancazzurro svela i suoi obiettivi: «Gli investitori esteri molto interessati al nostro settore giovanile»
Sanremo. «Con il nuovo stadio comunale la Sanremese potrebbe puntare a salire di categoria fino alla Serie B. Senza, non potremo andare oltre la Lega Pro». A dichiararlo, in conferenza stampa, è stato il presidente della Sanremese Calcio Alessandro Masu.
L’imprenditore e numero 1 del sodalizio biancazzurro ha svelato oggi i propri obiettivi rispondendo alle domande dei giornalisti. Un momento di confronto in streaming (organizzato sul canale ufficiale della Sanremese Calcio), servito per chiarire le ultime notizie relative all’interessamento di un gruppo canadese all’acquisizione di quote della società.
«L’incontro con gli investitori esteri è nato grazie a un’azienda svizzera che ci ha contattato per capire se la Sanremese fosse disposta ad accettare un accordo di collaborazione per portare la società e il suo brand tra i professionisti», – ha spiegato Masu -. «Siamo stati molto contenti di andare a Toronto. In Canada il calcio è molto evoluto. Una delle realtà sportive che abbiamo incontrato ha in patria la potenzialità di tesserare 5000 mila bambini, il doppio di quelli presenti in tutti i settori giovanili della provincia di Imperia. Hanno strutture all’avanguardia, tutte coperte».
«L’accordo con i canadesi – ha proseguito il presidente – è in itinere ma ci sono le premesse per portarlo a termine. Abbiamo anche altre trattative con altri gruppi che vorrebbero entrare nella Sanremese. Se siamo arrivati in Canada non è merito solo mio ma di tutto lo staff tecnico che mi accompagna dall’inizio del mio percorso, incominciato tre anni fa. Posso confermare che il progetto della Sanremese andrà avanti con o senza nuovo stadio. Il focus principale è il settore giovanile. I canadesi sono interessati più al nostro vivaio che alla prima squadra».
Ha aggiunto Masu: «Per me la Sanremese può arrivare in Serie B con le idonee strutture. Senza, non potremo andare oltre la Lega Pro. La storia della Sanremese ha già dimostrato che senza strutture adatte qualsiasi progetto ha poca vita. L’Arena Sanremo potrebbe rappresentare un progetto pilota non solo in Liguria ma in tutta Italia».
Il nuovo stadio. «Abbiamo fatto ricorso al Tar per chiedere che un organo competente valuti l’idoneità del nostro progetto», – ha incalzato Masu -. «Ritengo che abbiamo fatto il massimo per conformarci alle previsioni del decreto Stadi. Eppure da parte dall’Amministrazione comunale ci è stato risposto che la documentazione presentata non è esaustiva. Non mi aspettavo un riscontro negativo».
«Ringrazio pubblicamente l’ingegner Danilo Burastero a capo del Settore lavori pubblici di Palazzo Bellevue. Ha fatto di tutto per favorire un iter rapido. Purtroppo nel momento in cui ho dimostrato di poter depositare il progetto, è arrivato il nulla. E’ iniziata una diatriba con l’Amministrazione comunale che ci ha portato a rivolgerci al Tar. Non ce l’ho con il sindaco o con l’assessore allo Sport. Chiederei loro solo una risposta sincera, leale, coraggiosa, per capire il motivo che rende sgradito al Comune il progetto della Sanremese Calcio. Un progetto che gioverebbe alla città intera. Sanremo è una città stupenda nella quale ho preso residenza e intendo costruire qualcosa di importante».