Raffaele Martino per la cultura e il turismo: «Ecco perché mi candido»

Sanremo. L’imprenditore Raffaele Martino annuncia la sua candidatura al consiglio comunale di Sanremo per le elezioni amministrative del giugno 2024 con la lista civica Anima che appoggia Alessandro Mager sindaco.

Classe 1987, sposato con due figli, Martino porta avanti l’attività di famiglia – la storica Trattoria del porto da Nicò – dal 2013 insieme al fratello Marco. Con una solida radice nel tessuto sociale ed economico della città, Martino ha espresso il suo desiderio di contribuire attivamente al progresso del turismo e della cultura di Sanremo. «Sento di dover dare il mio contributo, tramite il mio lavoro, ai progetti culturali e turistici della città», – dichiara l’imprenditore e candidato della lista civica Anima -. «Ho scelto di appoggiare Alessandro Mager e il suo programma innovativo e inclusivo, perché ripongo piena fiducia nelle sue qualità e competenze sia come professionista legale che come persona».

Martino si impegna ad affrontare le sfide che Sanremo ha davanti a sé, lavorando per un futuro migliore per tutti i cittadini. «E’ da oltre un anno che mi sto preparando a questo impegno pubblico, partecipando ai consigli comunali. Ritengo che per formulare proposte concrete e realizzabili ogni candidato dovrebbe per prima cosa interessarsi e studiare le pratiche più importanti portate avanti dall’amministrazione comunale», – commenta il ristoratore -. «Chi come me lavora nell’area della marina non può che sperare nella realizzazione della riqualificazione straordinaria del porto vecchio di Sanremo. E’ indubbiamente un’opera che guarda al futuro e che potrebbe rappresentare una svolta significativa per la città al pari dello sviluppo della pista ciclabile. Mi auguro che l’amministrazione Mager possa continuare il lavoro avviato dal sindaco Alberto Biancheri in un’ottica di continuità amministrativa e nell’interesse collettivo».

«Da imprenditore di piazza Bresca – conclude Martino -, voglio assumermi la responsabilità di promuovere un dialogo costruttivo tra le attività della piazza e i residenti. Piazza Bresca e piazza Sardi non sono una discoteca a cielo aperto. Deve essere una priorità della prossima amministrazione la ricerca della formula più corretta per garantire una convivenza pacifica tra esercizi commerciali e residenti».