Ospedale unico a Taggia, tutte prossime tappe per realizzare la struttura da 318milioni di euro
Quali reparti ci saranno e quanti posti letto: i dati svelati dal dg di Asl1 Maria Elena Galbusera
Taggia. Il nuovo ospedale che sorgerà a Taggia, nell’area retrostante la stazione ferroviaria, avrà 618 posti letto, di cui 68 posti saranno “tecnici”, ovvero destinati a culle, osservazione breve, dialisi e libera professione, suddivisi in: 173 posti letto in area chirurgica, 57 area donna e bambino, 114 area emergenza urgenza, 234 area medica e 40 per day hospital e dialisi.
Tutti i dati sull’ospedale, che secondo quando affermato nei giorni scorsi dal governatore ligure Giovanni Toti sarà pronto nel 2033, sono stati rivelati stamani dal dg di Asl1 Imperiese Maria Elena Galbusera, che dopo aver fatto un riassunto dei passaggi compiuti dal 2007, anno in cui l’azienda sanitaria ha avviato un primo studio di fattibilità dell’opera, ad oggi, con l’approvazione a marzo della Valutazione Ambientale Strategica (Vas) da parte di Regione Liguria, ha elencato quali saranno le future tappe per la realizzazione del nosocomio e quali saranno le sue caratteristiche.
Il volume della struttura, per la quale l’Inail ha stanziato un finanziamento di 317.844.000,00 euro, sarà di 430mila metri cubi, su una superficie di circa 130mila metri quadrati. Il monoblocco sarà costituto da un corpo di accesso di circa 5mila metri quadrati, che ospiterà ambulatori, accoglienza, centro prelievi e altri servizi. Ci sarà poi una “piastra” a due piani che occuperà la superficie maggiore dell’intera struttura: 40mila metri quadrati. Qui troveranno posto sia l’area destinata all’emergenza urgenza, che l’area dei servizi, il blocco operatorio, le sale parto (cinque in totale), l’ambulatorio endoscopico e i servizi comuni. Al di sopra, una superficie di 36mila metri quadrati sarà destinata alle degenze.
Oltre a questo, il presidio ospedaliero sarà dotato di una elisuperficie, di un’area parcheggio da circa 1700 posti auto e di un’area tecnica contenente le centrali tecnologiche.
Per quanto riguarda i passaggi burocratici ancora da effettuare: nell’aprile del 2024, Regione Liguria approverà in via definitiva la variante urbanistica al piano regolatore. Ad agosto, invece, toccherà all’Asl1 Imperiese approvare il DocFAP (Documento di fattibilità alternative progettuali, con il contro di diverse alternati progettuali per poi scegliere quella più performante) e il Dip (Documento indirizzo di progettazione), che porteranno all’affidamento definitivo della progettazione, previsto nel mese di marzo del 2025. A novembre dell’anno prossimo è prevista anche la consegna del Progetto di Fattibilità tecnica ed economica (PFTE) che sarà poi verificato dall’Inail, che dovrà validarlo e procedere così al finanziamento dell’opera nel maggio del 2026.
A questo punto le possibilità sono due, a seconda che si segua una procedura di appalto integrato oppure no: la prima prevede che Regione Liguria avvii la procedura di esproprio delle aree. In questo caso, considerate le tempistiche, nel gennaio del 2028 si potrebbe arrivare ad avere una progettazione esecutiva e nell’agosto di quell’anno l’iter si dovrebbe concludere con l’avvio dei lavori. C’è poi una seconda ipotesi: avviare una procedura di appalto integrato, con l’affidamento unico di progettazione ed esecuzione dell’opera. In questo secondo caso, la ricezione del progetto esecutivo sarebbe anticipata di un anno, nel gennaio 2027, per poi avviare la gara per l’affidamento dei lavori nell’ottobre di quello stesso anno. Ad agosto 2028 si avrebbe l’aggiudicazione della gara e i lavori potrebbero partire nel gennaio del 2029.