Migranti, aumentano i controlli a Ventimiglia: da oggi operativi 15 nuovi militari dell’esercito italiano

20 marzo 2024 | 14:37
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Forze dell’ordine in prima linea: in un anno diminuite presenze e reati

Ventimiglia. Quindici militari dell’esercito italiano presidieranno da oggi il centro cittadino, con particolare attenzione ai cosiddetti obiettivi sensibili (piazza della stazione ferroviaria, giardini pubblici e rione delle Gianchette), per incrementare il senso di sicurezza nei cittadini e prevenire possibili reati.

E’ quanto annunciato ufficialmente stamane presso la sala consigliare del comune di Ventimiglia, alla presenza del prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo, del questore Giuseppe Felice Peritore, del comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, colonnello Marco Morganti, del colonnello Omar Salvini, comandante provinciale della Guardia di Finanza, del colonnello Olav Conz, comandante Raggruppamento Piemonte-Liguria dell’Esercito Italiano e del sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro.

Un presidio che si aggiunge alle tante operazioni già compiute sul territorio di Ventimiglia per garantire sicurezza ai cittadini, dal momento in cui si è insediata l’amministrazione del centrodestra guidata dal sindaco Flavio Di Muro (Lega). «Oggi possiamo tornare a frequentare i giardini pubblici, dove prima c’erano bivacchi di stranieri – ha sottolineato il primo cittadino -. Abbiamo lavorato, in collaborazione con il prefetto di Imperia, con i vertici provinciali delle forze dell’ordine e grazie alla disponibilità dei comandanti locali e dei singoli agenti che prestano il loro servizio. In particolare, il mio grazie va al prefetto Romeo, che ha voluto organizzare con cadenza mensile un comitato specifico per monitorare i flussi migratori in città».

Guardie armate all’ingresso del cimitero di Roverino, presidio fisso davanti al teatro Cavour, ordinanze di sgombero e chiusura di immobili fatiscenti, da tempo occupati abusivamente dagli stranieri. «Siamo soddisfatti del lavoro svolto che è stato impegnativo, difficile e talvolta audace – ha aggiunto Di Muro -. Oggi sicuramente la città è più sicura, più tranquilla, e può guardare al suo futuro con maggiore tranquillità. In passato abbiamo avuto tante cosiddette passerelle, con questo governo devo riconoscere che alle parole sono seguiti i fatti. L’impegno è stato portato a compimento e la presenza dei militari dell’esercito italiano dimostra che la riorganizzazione di Strade Sicure ha tenuto in adeguato conto la città di Ventimiglia».

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Abbiamo lavorato molto perché questa città potesse ottenere, a buon diritto, condizioni di sicurezza – ha sottolineato, nel suo intervento, il prefetto Valerio Massimo Romeo -.E abbiamo lavorato con uno sforzo incredibile se consideriamo l’impegno che è stato posto in atto dalle forze dell’ordine. Poi c’è stato un evento che è mio dovere ricordare: il 2 ottobre del 2023, qui a Ventimiglia c’è stata la visita del ministro Matteo Piantedosi e del sottosegretario di Stato Nicola Molteni che io ringrazio sia come cittadino che come prefetto, perché sono orgoglioso per quello che hanno fatto e per l’impegno dedicato alla città di Ventimiglia. 
Abbiamo tenuto un comitato provinciale per l’ordine e per la sicurezza pubblica e già nel comitato, il ministro indicò le linee d’azione per Ventimiglia e si impegnò per fornire più uomini. Oggi possiamo dire che le promesse del ministro Piantedosi sono state fattivamente realizzate».

Grazie alla maggiore presenza di uomini, a Ventimiglia sono stati predisposto «servizi di vigilanza fissa nelle zone dove maggiormente c’erano le situazioni di emergenza, situazioni in cui si verificavano risse o comunque episodi di criminalità. Non dimentichiamo che a Ventimiglia c’è stato un omicidio nei pressi della stazione. Il ministro Piantedosi si è interessato alla sicurezza di Ventimiglia, ci è stato vicino, ci ha dato uomini in più e militari in più e questo ci ha consentito di riuscire a dare maggiore tranquillità sociale a questa città».

Sui nuovi 15 militari, che si aggiungono ai 35 già impegnati alla frontiera, il prefetto ha detto: «La loro presenza è molto importante perché insieme alle forze dell’ordine avremo più occhi sul territorio, potremo garantire sistemi di sicurezza rafforzata, potremo dare tranquillità agli abitanti di Ventimiglia. Questo è un fatto molto importante che ci conduce a un risultato. La città di Ventimiglia, che ha attraversato momenti molto difficili, oggi può contare su un clima sicuramente diverso e migliore rispetto a prima. 
Lo scorso anno avevamo 100/150, punte di 200, respingimenti al giorno in questo periodo. Oggi i respingimenti si sono completamente azzerati, abbiamo delle riammissioni. Su questo abbiamo lavorato. Abbiamo lavorato sulla sicurezza, ma anche per la realizzazione di azioni di carattere umanitario: coma la realizzazione del Punto di prima accoglienza (Pad) alla Caritas. Ora lavoriamo per aprire il secondo».

A fornire maggiori dati sulla presenza di stranieri in città, è stato il questore di Imperia, Giuseppe Felice Peritore: «Le presenze monitorate ad oggi sul territorio di Ventimiglia sono 60 e si tratta soprattutto di migranti non regolari, identificati e controllati. Rispetto alla presenza massiccia, che registravamo nei mesi scorsi, soprattutto nel periodo estivo, con punte di 500-600 stranieri, questo ci dà l’idea chiaramente di come il fenomeno è stato abbattuto». «Abbiamo un controllo molto rigido sulle presenze sul territorio – ha aggiunto il questore – Problematiche di ordine e sicurezza pubblica negli ultimi mesi non ne abbiamo registrate». Il riferimento è a rapine, furti, risse e altre reati in passato hanno scatenato allarme sociale. Scende anche il numero di riammissioni dalla Francia: «Oggi registriamo dalla Francia verso l’Italia 24 riammissioni – ha detto Peritore – Fino a qualche giorno fa si chiamavano respingimenti. Si tratta di un conferimento un po’ diverso tecnicamente, ma si tratta sempre di presenze di migranti non regolari, che vengono riportati sul territorio nazionale italiano dalla Francia. Di questi 3 sono stati espulsi e uno è stato accompagnato al Cpr di Torino».

«I quindici militari dell’Esercito si aggiungono ai 35 che già operano in frontiera – ha specificato il questore -. Saranno impegnati nel centro cittadino, così come è stato determinato dal comitato ordine e sicurezza pubblica. Questo a garantire una maggiore percezione di sicurezza, ma anche una sicurezza reale e concreta perché saranno pronti ad intervenire insieme alle altre forze dell’ordine». Il lavoro dei militari sarà disposto, tramite un’ordinanza giornaliera, direttamente dal questore. «Potranno operare congiuntamente alle forze di polizia ordinarie, mai da soli – ha detto Peritore -. A loro sarà assegnata la vigilanza dei cosiddetti obiettivi sensibili nel centro di ventimiglia: come la zona del teatro comunale, l’esterno della stazione ferroviaria, i giardini pubblici e il quartiere Giacchette. Abbiamo qui già attivi dei reparti inquadrati, i militari andranno a incrementare il controllo, a ulteriore garanzia di maggiore sicurezza. Non abbassiamo la guarda: l’attenzione resta comunque sempre alta».