Imperia, inaugurata la targa dedicata al tipografo ed editore Adriano Dominici

9 marzo 2024 | 11:44
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Il figlio Gianandrea: «In vacanza si portava libri che poi regalava, mi ha insegnato l’onestà ed essere retti su ogni cosa»

Imperia. Chi non si ricorda il Menabò Imperiese? Una pietra miliare per la città, un libricino che racchiudeva le notizie e culture locali. E poi la nascita dell’associazione il Castello ma anche le centinaia di libri pubblicati grazie a lui, ora patrimonio della cultura della città ma anche del ponente ligure. Adriano Dominici non c’è più da vent’anni ma la sua legalità rimane a disposizione di tutti. A ricordarlo, questa mattina l’inaugurazione di una targa alla rotonda di Viale Europa a Castelvecchio, quartiere in cui è cresciuto.

«Oggi siamo qua per l’intitolazione di questa rotonda ad Adriano Dominici- spiega l’assessore Ester D’Agostino– insieme ai cittadini di Castelvecchio, alla famiglia, alla moglie e al figlio. Siamo contenti perché Adriano Dominici amava questa Imperia e ci sembrava giusto fare questa intitolazione. Rigrazio la commissione Toponomastica per aver portato avanti questa istanza ed essere qui oggi a ricordarlo».

«Mio papà- racconta il figlio Gianandrea- era molto particolare, era avanti con i tempi, mezzo secolo fa vedeva già le cose che stiamo facendo adesso, peccato che non aveva internet. In questa targa aggiungerei divulgatore anche perché gli piaceva raccontare il suo territorio. Un aneddoto, più di 30 anni siamo andati sulla tomba di Carlo Levi e lui preparò una borsa di libri, lui quando andava in vacanza al posto di portarsi il costume si portava libri da regalare alla gente. Una volta parlava con un professore tedesco e ad un certo punto gli diede un libro sulla storia di Oneglia con le ricette del territorio, portava la sua cultura, Imperia, in giro, era la sua vita. Mi ha insegnato l’onestà ed essere retti su ogni cosa. Si può sbagliare ma si deve chiedere scusa e si avanti».

«È stato il mio primo editore- lo ricorda lo storico locale Alessandro Giacobbe– ma ha avuto un’importanza fondamentale non solo per Imperia, ma per la storia dell’intera Liguria occidentale. Aveva una visione lungimirante nell’arte della tipografia. Siamo qui per un omaggio doveroso e molto sentito. I libri che ha pubblicato sono oggi un materiale inestimabile per ogni studio che riguardi la Liguria. Era un editore appassionato e con lui c’era sempre un dialogo, una persona che interveniva nel libro, come diceva ‘”a me piace metterci il becco”»

«Adriano l’ho conosciuto- afferma Pino Camiolo, presidente del circolo di Castelvecchio-so che persona era e quello che ha fatto non solo per il quartiere di Castelvecchio dove è cresciuto. Ha messo la sua prima tipografia in Via XXV aprile e successivamente la tipografia definitiva in via Nazionale. L’ho conosciuto quando ha pubblicato tantissimi libri e pubblicazioni sulla nostra città e sulla cultura di Imperia. Come non ricordare il Menabò imperiese che era un libricino a disposizione di tutti per divulgare tutto quelle che erano le notizie e culture locali. Adriano ha collaborato con tutti i personaggi della cultura imperiese. Una persona che merita questo riconoscimento e l’intitolazione di questa rotonda».

Nato ad Imperia nel 1943, nel 1958 fu assunto presso la ditta Carli come tipografo, nel 1965 decise di mettersi in proprio con la tipografia in via XXV aprile. Negli anni ’70 conobbe Carlo Levi che lo incoraggiò ad intraprendere la strada dell’editoria. A fine degli anni ’70, a 36 anni gli fu conferita l’onorificenza di Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica Italiana da Sandro Pertini. Ad inizio degli anni ’80 fondò con alcuni amici l’associazione Il Castello che si occupava delle tradizioni locali.