Imperia. «Oggi non vi faremo una lezione ma sentirete più voci e riflessioni che vi saranno utili per una presa di coscienza su alcuni temi che vi riguardano. Pensiamo sia indispensabile conoscere per agire in maniera responsabile. Parleremo di violenza di genere, di guida sicura, di bullismo, delle droghe e delle loro conseguenze» ha dichiarato in apertura dell’evento odierno il Questore di Imperia, Giuseppe Felice Peritore.
Presso l’Auditorium della Camera di Commercio, si è tenuto un incontro sull’educazione alla legalità a cui hanno partecipato circa 400 studenti di alcune scuole superiori di Imperia, organizzato dal Questore Peritore. Gli argomenti trattati sono stati di attualità e di interesse per giovani adolescenti: violenza di genere, guida sicura, cyber bullismo e prevenzione all’uso di sostanze stupefacenti. Ogni argomento è stato trattato da figure professionali di grande esperienza che lavorano nel settore di specifica competenza. L’incontro è stato moderato dal Vicario del Questore dr. Paolo Pizzimenti. Relatrici sulla violenza di genere sono state il Sostituto Procuratore di Imperia dr.ssa Bresci e la responsabile provinciale del Centro Antiviolenza dr.ssa Rota.
«Il concetto di educazione è prioritario. Oggi si parlerà di una società dove tanti adulti sono analfabeti dal punto di vista emotivo. Bisogna imparare ad ascoltare i figli, ad ascoltarsi, a immedesimarsi e questo è il fondamento della competenza emotiva» ha commentato la dottoressa Rota.
La guida sicura è stata trattata dall’Ispettore della Polizia di Stato Giustarini della Sezione Polizia Stradale di Imperia mentre l’argomento degli stupefacenti dal Commissario Capo della Polizia di Stato Brutti, già in servizio presso la sezione stupefacenti dell’Interpol di Lione. Le problematiche relative al cyberbullismo sono state affrontate dal Direttore Tecnico Superiore della Polizia di Stato dr. Surlinelli del Centro Operativo Sicurezza e Cibernetica di Genova. Gli alunni dell’Istituto Nautico, dell’Itis e dell’IPC hanno avuto modo di interfacciarsi con i relatori nel corso di un confronto dove il percorso formativo si inserisce nell’ambito del progetto di educazione alla cultura della legalità, disposto a livello centrale dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
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