Il Consiglio di Stato dichiara estinta la causa Porto vecchio, lo stop al restyling non ha più scuse

27 marzo 2024 | 13:05
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Il Consiglio di Stato dichiara estinta la causa Porto vecchio, lo stop al restyling non ha più scuse

Emessa la sentenza che apre la porta all’aggiudicazione definitiva del maxi appalto dal valore di oltre 70 milioni

Sanremo. Non ci sono più scuse per ritardare l’aggiudicazione definitiva alla Porto di Sanremo srl, partecipata dal fondo britannico Reuben Brothers, già proprietario di Portosole Cnis, del maxi appalto del valore di oltre 70 milioni di euro per la riqualificazione straordinaria del Porto vecchio di Sanremo.

La parola fine sulla causa intentata contro il Comune dalla Porto di San Francesco (uno dei concorrenti che aveva presentato un progetto alternativo a Porto di Sanremo, scartato dalla giunta Biancheri), è stata apposta oggi dal Consiglio di Stato, il massimo organo della giustizia amministrativa. Il collegio della sezione quinta presieduto da Valerio Perotti ha emesso la sentenza definitiva con la quale viene dichiarato “estinto il giudizio di primo grado” e annullata “senza rinvio, la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria” che aveva condannato il Comune di Sanremo per l’iter seguito.

Con la sentenza odierna Palazzo Bellevue può dare seguito all’aggiudicazione definitiva dell’appalto, sospesa in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato. Un risultato fondamentale per la città di Sanremo che attende con il fiato in gola da quasi cinque anni l’inizio dei lavori, in un clima misto di speranza, per il rilancio che potrà portare l’intervento pubblico-privato, e di preoccupazione per l’impatto che il cantiere avrà sul fronte mare. Un risultato agognato, frutto dell’accordo raggiunto negli scorsi mesi tra i fratelli Reuben e i soci di maggioranza della Porto di San Francesco (Cantieri Piras e il commercialista Nicola Lanteri) che ha portato gli inglesi a capo di Portosole ad acquisire l’intera società concorrente, facendo venire meno l’interesse da parte di quest’ultima alla prosecuzione del giudizio.

«A seguito delle risultanze dell’istruttoria svolta dal dirigente del settore Lavori pubblici del Comune di Sanremo Ing. Danilo Burastero, unitamente alle valutazioni sugli aspetti economico-finanziari del consulente incaricato, la Giunta comunale ha disposto, come da normative vigenti, la sospensione dei termini per poter consentire al proponente alcune integrazioni richieste», precisa in una nota Palazzo Bellevue.

«In particolare – prosegue il Comune – Su indicazione degli uffici competenti e dei consulenti incaricati, si è disposta la sospensione dei termini al fine di verificare la possibilità di apportare alcune integrazioni che consentano: una corretta valutazione della sostenibilità economico-finanziaria della c.d. “alternativa 0” (riqualificazione Stadio Comunale) e della c.d. “alternativa 1” (progetto “Arena Sanremo”); l’integrazione con dati analitici maggiormente dettagliati del PEF (rispetto al documento presentato), con specifico riferimento all’analisi costi-ricavi; chiarimenti in merito alla richiesta del diritto di superficie di 99 anni a titolo gratuito, fornendo altresì una stima del valore del diritto di superficie novantanovennale; nuove proposte per la creazione di nuovi parcheggi alternativi anche all’interno dell’area di intervento, al fine di non incidere sulle aree di sosta esistenti della città (che come anche evidenziato nel PUT vigente, sono sottodimensionati rispetto al fabbisogno) e altre integrazioni tecniche ed urbanistiche».