La decisione

Frontalieri: Bagnasco (FI): «Bene ok ad accordo con Principato di Monaco su telelavoro»

«Con la nuova norma, i lavoratori subordinati che esercitano un’attività di telelavoro saranno assoggettati alla legislazione del Paese dove ha sede fiscale o domicilio il datore di lavoro. Unica condizione, effettuare almeno un terzo dell’orario di lavoro settimanale nei locali del datore di lavoro»

principato di monaco montecarlo
Monaco. «L’approvazione da parte della Camera dell’Emendamento n. 1 alla Convenzione generale di sicurezza sociale tra la Repubblica italiana e il Principato di Monaco è un’ottima notizia per i tanti cittadini italiani impiegati presso le aziende monegasche con una attività di telelavoro». Così in una nota il deputato di Forza Italia Roberto Bagnasco.
«Dalla pandemia – prosegue – il ricorso al telelavoro da parte dei lavoratori residenti in Italia alle dipendenze di aziende del Principato di Monaco è aumentato notevolmente. Le aziende monegasche devono però versare i contributi previdenziali in parte presso il Principato di Monaco ed in parte all’INPS, in relazione all’attività di lavoro svolta in ciascun Paese: questo comporta un aggravio gestionale tale da indurle a scoraggiare il ricorso al telelavoro, senza contare il rischio di comportamenti discriminatori nei confronti dei lavoratori italiani. Molte aziende, infatti, privilegiano l’assunzione di soggetti appartenenti a paesi UE con i quali è stato già ratificato l’accordo sul telelavoro. Con la nuova norma, i lavoratori subordinati e loro assimilati che esercitano un’attività di telelavoro saranno assoggettati alla legislazione del Paese dove ha sede fiscale o domicilio il datore di lavoro. Unica condizione, effettuare almeno un terzo dell’orario di lavoro settimanale nei locali del datore di lavoro», conclude.
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