Frase sessista del preside del Vieusseux, Non una di meno Ponente ligure: «Non libertà di pensiero ma di insulto»

11 marzo 2024 | 10:22
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Frase sessista del preside del Vieusseux, Non una di meno Ponente ligure: «Non libertà di pensiero ma di insulto»

«Non siamo nemmeno stupite in realtà. Saremo stupite, ma nel senso positivo del termine, il giorno in cui queste battute sessiste e maschiliste cesseranno»

Imperia. Non una di meno Ponente ligure replica alle dichiarazioni del preside del liceo Vieusseux di Imperia:

«Gentilissimo Professore, non cerchi di giustificarsi, non c’è nessuna volontà di travisare le sue già chiarissime dichiarazioni, liberamente pubblicate su un social. Non si preoccupi, ha ragione “È il libero pensiero”… non si offenda nessuno, è normale, è giusto, anzi, ricordare costantemente a quale mondo le donne appartengono. E perché dovrebbero offendersi, professore?
In fondo succede da secoli, per noi è normale essere richiamate al nostro ruolo di “regine del focolare”.

Non si preoccupi, professore, non siamo offese. Non siamo nemmeno stupite in realtà. Saremo stupite, ma nel senso positivo del termine, il giorno in cui queste battute sessiste e maschiliste cesseranno.

Saremo stupite il giorno in cui una donna lavoratrice avrà le stesse possibilità di carriera di un uomo, quando a parità di ruolo le donne avranno lo stesso stipendio, quando il lavoro domestico non graverà piu interamente sulle nostre spalle, quando una donna non verrà più pubblicamente denigrata e il suo operato verrà giudicato in base alla competenza, al pari dei colleghi uomini, sui quali ovviamente nessuno si interroga sulle presunte competenze domestiche o culinarie. tutto tranne che offese, non si preoccupi.

Piuttosto siamo legittimamente preoccupate. Perché, vede, verrebbe da chiedersi, impastando tagliatelle e rammendando calzini, se sono questi i messaggi che lei promuove nel ruolo di professore, anzi, di dirigente scolastico. Una persona che per definizione dovrebbe avere a cuore l’educazione e la formazione dei futuri cittadini e cittadine. A questi futuri cittadini e future cittadine, lei ha dato davvero una lezione importante. Non solo ha ricordato quanto poco conti l’impegno, la preparazione e la dedizione nel proprio lavoro in quanto comunque saremo sempre giudicate e prese in giro se intraprendiamo professioni non stereotipicamente femminili.

“Se rimaneva a casa non sarebbe successo tesoro”, in fondo è un modo più educato del solito “beh, se l’è cercata”, frase che davvero ci sentiamo dire continuamente. Ma, cosa forse ancora più grave, ha scambiato la libertà di pensiero con la libertà di insulto. Il maschilismo non è un’opinione. Così come non lo sono il razzismo o l’omofobia.

La libertà di pensiero non ha nulla a che vedere con la libertà di attaccare o discriminare. Non sono le donne a non appartenere al mondo del calcio, sono gli uomini come lei, che non dovrebbero appartenere al mondo della scuola.

Ma non si offenda, è solo un’opinione. Prima di tornare alle tagliatelle vorremmo ricordare ancora una volta, che il sessismo non dovrebbe appartenere al mondo della scuola, come alla società tutta. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà con le proteste degli studenti e delle studentesse del liceo Viesseux».