Il caso

Ex Barellai, il Tar dà ragione al Comune di Costarainera: «Pagare gli oneri»

La società cooperativa che ha in gestione l'immobile aveva chiesto all'ente locale un milione di euro di danni per presunto "ostruzionismo"

Costarainera. Si è chiusa a favore del Comune di Costarainera la causa per danni dal valore di circa un milione di euro sollevata dalla Società Cooperativa Sociale Coopselios, interessata alla gestione dell’ex centro elioterapico “Barellai” di via Aurelia 2. L’immobile, di proprietà del fondo Savills Investment Management Spa, attendeva da circa 4 anni il via libera ai lavori per la realizzazione di una clinica riabilitativa da 99 posti letto a fronte dei 68 ospitati nel vecchio ospedale dismesso.

La struttura, non più utilizzata dal 2010, era passata ad Arte Genova con l’operazione di cartolarizzazione dei beni delle Asl ed era stata venduta nel 2020. La cooperativa ricorrente si era rivolta al Tar Liguria per ottenere l’annullamento del provvedimento dell’amministrazione civica che aveva “inibito” l’inizio dei lavori di riqualificazione dell’edificio. Da quel momento in poi, il tentativo di trovare un accordo tra Comune e privato per la trasformazione dell’ex Barellai in struttura sociosanitaria diventa un calvario.

La questione “Barellai” rappresenta il più importante dei punti di contrasto che hanno portato alla frattura all’interno della vecchia maggioranza e al cambio della guardia nell’ottobre del 2021 con l’elezione del nuovo sindaco, Pietro Mareri. Con il cambio dell’Amministrazione, dopo un lungo confronto che non porta a risultati concreti (della questione si era occupato in prima persona anche il presidente della Regione Giovanni Toti), la cooperativa cambia strategia e al posto di chiedere il rilascio di un oneroso permesso di costruire, propone l’intervento con una semplice Segnalazione certificata di inizio attività (Scia). L’Amministrazione Mareri non ci sta e blocca la pratica presentata da Coopselios a causa di “un rilevante e preminente interesse pubblico a garantire il rispetto del piano urbanistico”, impedendo così la partenza del cantiere. A questo punto la Cooperativa si rivolge al Tar. Amministrazione e tecnici tengono il punto: l’intervento deve portare a realizzare opere e parcheggi con oneri di urbanizzazione dovuti per legge.

Il primo marzo scorso, il Tar Liguria ha rigettato il ricorso di Coopselios, dando ragione su tutta la linea al municipio. Nella sentenza il tribunale amministrativo regionale chiarisce che “le opere finalizzate ad insediare una struttura sociosanitaria all’interno di un edificio che è dismesso da oltre un decennio, non possono non determinare un aumento del carico insediativo che si riflette sull’obbligo di pagamento del contributo di costruzione”. E continua: “L’esito negativo del procedimento non è ricollegabile ad una pretesa volontà ostruzionistica del Comune di Costarainera, bensì all’impossibilità giuridica di accedere alle pretese di esonero dal pagamento del contributo di costruzione e dall’obbligo di reperimento dei parcheggi pertinenziali“. Insomma, la cooperativa deve presentare un permesso di costruzione, pagare i contributi dovuti per legge e reperire i parcheggi in località Piani Paorelli. Non nasconde la propria soddisfazione l’Amministrazione comunale.

«Questa sentenza – dichiara il sindaco Pietro Mareri – ci ripaga di oltre due anni di polemiche e ristabilisce, come è giusto che sia, il principio del rispetto delle regole urbanistiche e di programmazione. Abbiamo avuto ragione a non accettare una situazione non chiara, hanno avuto ragione i nostri tecnici e i nostri legali che voglio qui ringraziare di cuore per l’impegno e la dedizione. La minoranza ci ha attaccato affermando che questo era un treno da non perdere. Per fortuna non l’abbiamo preso, perché ci avrebbe portato in direzione completamente sbagliata».

«Adesso – conclude il primo cittadino – vedremo il da farsi, ma il percorso definito dal Tar è chiaro. Lo sviluppo di Costarainera, al quale stiamo lavorando con progetti importanti in corso – dalla nuova sede comunale al by pass della ciclabile -, ha bisogno di proposte fattibili e di risorse per superare i problemi di accessibilità e di mobilità. Problemi che purtroppo esistono e che vogliamo risolvere con iniziative pienamente conformi alle leggi e con la serietà che questa sentenza ha dimostrato una volta per tutte».

leggi anche
Costarainera
Ex Barellai come il Saint Charles, dopo il covid le privatizzazioni vacillano
La vendita
Costarainera, nuova vita per il Barellai: ceduto dalla Regione al Fondo Savills per 5,3 milioni di euro
Edilizia
Costarainera, venduto ex padiglione Barellai. Toti: «L’operazione prevede il mantenimento a uso sanitario»