Crisi del commercio, Cimiotti non ci sta: «Situazione figlia di scelte del passato»

22 marzo 2024 | 10:26
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Crisi del commercio, Cimiotti non ci sta: «Situazione figlia di scelte del passato»

Il sindaco replica alle minoranze: «Dalle opposizioni no a tutto. La farmacia in via Roma porterà beneficio»

Ospedaletti. «La crisi del commercio nella nostra cittadina non è certo iniziata e tanto meno peggiorata durante l’amministrazione Cimiotti». E’ questa la premessa contenuta nella lunga nota firmata oggi dal sindaco della cittadina delle rose, Daniele Cimiotti, a proposito della situazione di forte difficoltà patita da molte attività commerciali di Ospedaletti, in particolare nel centro storico, dove sono più le serrande abbassate e le vetrine vuote che i negozi aperti. Un quadro che nei giorni scorsi ha spinto la giunta comunale a decidere di acquistare due immobili privati di via Roma per trasferivi al loro interno la farmacia municipale e il centro anziani, con l’obiettivo dichiarato di contrastare lo spopolamento in atto.

«La chiusura dei piccoli commerci al dettaglio è figlia delle scelte risalenti a quasi mezzo secolo fa, quando a partire dal 1975 venne approvato il Piano Regolatore Generale. Un prg che ha autorizzato e visto costruire un’enorme quantità di fabbricati a monte dell’Aurelia con conseguente spopolamento delle abitazioni nella parte a valle di Corso Regina Margherita (il ‘Boulevard’), ma anche la diffusione dei supermercati e la chiusura degli alberghi, una tendenza che ha portato ad una drastica riduzione sia degli abitanti stanziali nelle storiche aree commerciali, sia dell’afflusso della clientela alberghiera», – spiega Cimiotti -. «Nel corso dei mandati ricoperti dalle varie amministrazioni pubbliche che ci hanno preceduto si sono chiusi 20 alberghi su 23; hanno chiuso tre parrucchieri per uomo su quattro, hanno chiuso quattro macellerie (ora c’è solo quella del Conad). A Ospedaletti c’erano cinque distributori di carburanti e ora ce n’è solo uno, da via Roma si accedeva al cinema, anche quello ormai solo un nostalgico ricordo».

Prosegue il sindaco: «Insomma, l’inesorabile stillicidio del settore commerciale è avvenuto durante le precedenti amministrazioni e non certo durante l’ultimo quinquennio. Non si deve dimenticare mai che i due anni di Covid hanno inferto un ulteriore e durissimo colpo, spesso fatale, a quelle attività che già versavano in precarie condizioni. Ciò nonostante, i numeri dimostrano che durante l’Amministrazione Cimiotti non c’è stato nessun ulteriore impoverimento riguardo le attività commerciali in Ospedaletti e, contrariamente a quanto asserito dall’opposizione in questo periodo pre-elettorale, il numero degli esercizi commerciali è rimasto uguale al 2019, anzi se ne conta uno in più».

«Va assolutamente sottolineato che in questo ultimo anno ci sono pervenute addirittura sei richieste di apertura di nuove attività, segno che in quel settore si ritiene che la nostra Amministrazione sia stata quella che ha finalmente offerto nuove e attraenti prospettive di sviluppo commerciale che meritano investimenti sul nostro territorio. In sintesi, contrariamente a quanto affermato dai diversi detrattori impegnati in campagna elettorale, con l’Amministrazione Cimiotti il conteggio delle attività commerciali ha un segno più e non un segno meno, nonostante il disastro della pandemia prima e della crisi Ucraina poi. Inoltre, anche diversi imprenditori stranieri sono stati attratti dal progetto di rilancio e sviluppo che abbiamo messo in atto e si sono detti disponibili a investire notevoli somme di denaro nella nostra città. Si pensi ai progetti per la costruzione del nuovo hotel al Byblos, al Bike Hotel nell’ex stazione ferroviaria, e alla riqualificazione degli hotel Firenze e del Petit Royal».

«Quindi, mentre gli investitori credono ai progetti e alla visione futura di progresso economico e commerciale promossi dalla nostra amministrazione pubblica – aggiunge il sindaco -, l’opposizione dice no al progetto del Byblos, dice no all’acquisto della ciclabile, dice no all’acquisto del Comparto-1, dice no alla comunità energetica, dice no al porto, dice no alla ‘Rigenerazione Urbana’, e adesso dice no anche al progetto di portare la farmacia comunale nel centro della cittadina dove resta concentrato il numero maggiore di attività commerciali, le quali beneficeranno di maggior visibilità e migliori opportunità di vendita». 

«E dice no pure alla realizzazione di un nuovo centro ricreativo per pensionati, una sede che sia finalmente ‘stabile’ e su cui si possa sempre contare, e non un luogo soggetto a diversi usi e aperture come purtroppo è l’immobile di via Pio VII. Oltre a far finta di dimenticare il drammatico periodo pandemico che abbiamo affrontato e superato nel migliore dei modi, ci chiediamo come può l’opposizione sorvolare anche sull’accoglienza che abbiamo garantito alle famiglie ucraine in quel Centro Anziani, come sull’ospitalità offerta ad una famiglia sfollata perché la loro casa era andata a fuoco, oppure sull’utilizzo di quella stessa sede come centro per i minori e/o per il centro estivo. Proprio perché questa Amministrazione è estremamente cosciente della situazione dei nostri anziani, ha deciso di trovare per loro una sistemazione definitiva, anche grazie alla bontà di un benefattore che ci ha lasciati circa un anno fa».

«Per tenere in vita un’attività commerciale – conclude Cimiotti a nome della sua maggioranza – è indispensabile avere clientela e questa indispensabile condizione si può ottenere solo rendendo attrattiva la nostra cittadina, fornendola dei servizi necessari, migliorando l’offerta e la ricettività turistica, proprio quello che sta facendo la nostra Amministrazione in modo forte e concreto. E’ dunque fuori discussione che l’amministrazione Cimiotti ha mostrato di avere un’idea ben precisa di come rilanciare e sviluppare Ospedaletti ed i frutti del lavoro fatto si vedono e si vedranno ancora meglio nel prossimo futuro attraverso i lavori in corso e i progetti in itinere».