Coldiretti Imperia, Boeri e Pautasso: «Necessario ridurre tempistiche su chiusura istruttorie»

1 marzo 2024 | 15:09
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Coldiretti Imperia, Boeri e Pautasso: «Necessario ridurre tempistiche su chiusura istruttorie»

«Se alle complicanze imposte da un’Europa miope vengono sommate le inefficienze della Regione Liguria in termini di programmazione, diamo vita a una violenta tempesta»

Imperia. «Dalle eccellenze floricole alla pregiatissima oliva taggiasca passando ai vini Doc per finire ai prodotti agroalimentari di nicchia espressi dai nostri allevatori, la Provincia di Imperia è uno straordinario intreccio di tradizione e peculiarità. In queste ultime settimane, a livello provinciale si sono svolti numerosi incontri con la partecipazione di oltre 700 associati.

Durante le riunioni sono state ribadite diverse questioni» spiegano Gianluca Boeri e Domenico Pautasso, presidente di Coldiretti Imperia e direttore. «Prime tra tutte i danni causati dalla fauna selvatica e dai predatori, unite alla mancanza di un piano organico relativo alla gestione delle risorse idriche. Si è poi parlato dell’assenza di un piano olivicolo strategico che rilanci li settore – ormai in crisi da diversi anni.

Le questioni sollevate dai soci e dai Dirigenti necessitano di risposte e interventi tempestivi e concreti, hanno ribadito. Stiamo parlando anche della necessità di una programmazione chiara per quanto riguarda i nuovi bandi del Psr, così come delle domande di sostegno e di pagamento già presentate.

II ritardo nei tempi e la lenta burocrazia sono stati il denominatore comune di tutti gli incontri. Dobbiamo ridurre le tempistiche sulla chiusura delle istruttorie e avere un cronoprogramma chiaro da poter diffondere alle aziende per l’apertura dei nuovi bandi.

Se alle complicanze imposte da un’Europa miope e sorda vengono sommate le inefficienze della regione Liguria in termini di programmazione, diamo vita a una violenta e impetuosa tempesta che finirà per danneggiare pesantemente li mondo agroalimentare del territorio. In una regione dove l’agroalimentare di nicchia e al floricoltura rappresenta li miglior biglietto da visita possibile per i turisti che sopraggiungono da ogni dove, serve una cultura di governo forte, coraggiosa e lungimirante. Per questo Coldireti ha raccolto la sfida e ne ha tratto un’azione congiunta e concreta , afinché la Politica non abbia più scuse per non affrontare o derogare azioni necessarie: non domani, non in futuro, ma oggi. Adesso».