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Cedimento guado a Molini di Triora, Becciu: «Situazione assurda con i lavori di rifacimento del ponte di ferro»

6 marzo 2024 | 09:36
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Cedimento guado a Molini di Triora, Becciu: «Situazione assurda con i lavori di rifacimento del ponte di ferro»
Cedimento guado a Molini di Triora, Becciu: «Situazione assurda con i lavori di rifacimento del ponte di ferro»
Cedimento guado a Molini di Triora, Becciu: «Situazione assurda con i lavori di rifacimento del ponte di ferro»
Cedimento guado a Molini di Triora, Becciu: «Situazione assurda con i lavori di rifacimento del ponte di ferro»
Cedimento guado a Molini di Triora, Becciu: «Situazione assurda con i lavori di rifacimento del ponte di ferro»
Cedimento guado a Molini di Triora, Becciu: «Situazione assurda con i lavori di rifacimento del ponte di ferro»

«L’amministrazione comunale, pur non essendo l’ente responsabile dei lavori, si sarebbe dovuta interessare dei disagi che tale intervento avrebbe arrecato e, vista la situazione, non abbandonare a se stessi i residenti»

Molini di Triora. «Sono Antonio Mario Becciu, capogruppo di opposizione del Comune di Molini di Triora; con la presente comunicazione intendo intervenire, a nome di tutto il gruppo che rappresento, in merito all’articolo relativo all’ennesimo cedimento del “guado” di Molini di Triora, ritenendo veramente assurda la situazione che si è venuta a creare con i lavori di rifacimento del ponte di ferro.

In primis non si capisce per quale motivo i lavori, che sarebbero dovuti partire nel mese di luglio 2023 siano stati procrastinati in autunno, periodo risaputo da tutti di forti piogge. Sin da subito era chiaro che il “guado”, predisposto per consentire ai residenti del Piano della Fiera, della frazione di Perallo nonché delle attività presenti a Colla Melosa, di rimanere collegati con il resto della Valle non poteva funzionare, già per la sua posizione il lago dei due fiumi, ovvero l’intersecazione del Torrente Argentina con il Torrente Capriolo, e come detto prima, per il periodo di forti piogge.

Sicuramente un intervento del genere doveva essere fatto in primavera/estate, in quanto come è noto i temporali estivi durano poco e probabilmente non avrebbero causato i disagi che devono subire coloro che abitano oltre il Ponte. Basti pensare che se in caso di bisogno l’unica via di collegamento è il Ponte Romanico percorribile solo a piedi.

Probabilmente bastava che, la prima volta che il “guado” è stato spazzato via, e che in fretta e furia e stata ripristinata la viabilità sul ponte che doveva essere demolito, rinviare i lavori a condizioni meteorologiche migliori, così facendo non si sarebbe dovuto ripristinare per ben 4 volte il “guado”, e stando alle previsioni nel fine settimana è prevista un’altra perturbazione con forti piogge, e di conseguenza lo stesso verrà distrutto come le altre volte.

Riteniamo che l’amministrazione comunale, pur non essendo l’ente responsabile dei lavori, si sarebbe dovuta interessare dei disagi che tale intervento avrebbe arrecato e, vista la situazione, non abbandonare a se stessi i residenti, considerando che il Sindaco Sasso è anche consigliere provinciale».