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Ventimiglia, il limite di velocità a Porra resta di 50 km orari. Anas: «Buon deterrente per evitare incidenti»

2 febbraio 2024 | 19:30
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Il sindaco aveva chiesto l’innalzamento a 70 km orari nel tratto dove è stato posizionato autovelox. Dal controllo è emerso che le sanzioni sono regolari

Ventimiglia. Il limite di velocità a Porra, dove è stato installato l’autovelox contestato dagli automobilisti della val Roja, resterà di 50 chilometri orari. E’ quanto si evince dalla risposta che Anas ha invitato nei giorni scorsi al sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro, che due mesi fa aveva scritto alla società che si occupa delle infrastrutture stradali, chiedendo di innalzare il limite a 70 chilometri orari. Lo ha reso noto lo stesso primo cittadino che, in consiglio comunale, ha letto la missiva ricevuta dalla società.

Anas, nella sua risposta, ha inoltre evidenziato «che il sistema di rilevamento della velocità è stato adeguatamente valutato a seguito delle vostre (del Comune, ndr) segnalazioni di incidentalità. A seguito della relazione da voi presentata, si ritiene che il limite a 50 chilometri orari sia un buon deterrente».
Anas ha inoltre certificato la regolarità del project che ha portato all’installazione del velox, così come regolare risulta lo strumento stesso e le infrazioni rilevate.

Nelle sue comunicazioni, inoltre, il sindaco ha comunicato il responso positivo di Regione Liguria al Pud, approvato in consiglio comunale a dicembre. «Il Pud è tornato indietro senza osservazioni – ha commentato Di Muro – Questo significa che abbiamo lavorato bene, in sinergia con le associazioni del territorio. In un mese è mezzo possiamo dare per assodato il Pud, che è strumento urbanistico importante e significativo per questa amministrazione».

In consiglio comunale, il sindaco ha comunicato anche la vendita delle ex scuole di frazione San Lorenzo, patrimonio della Civitas. «Sapete che abbiamo ereditato una situazione difficile per quanto concerne la Civitas – ha spiegato – Abbiamo deciso come giunta comunale di definire il debito che si era contratto con lo Stato, con l’Erario, andando verso una definizione agevolata di 614mila euro anziché rischiare una condanna certa, secondo i nostri legali, e versare in un prossimo futuro oltre 2milioni di euro. Per far questo bisogna mettere mano al patrimonio di Civitas, e per circa 220mila euro sono state vendute all’asta le ex scuole della frazione San Lorenzo che da tempo erano abbandonate».

Per quanto concerne il Palasalute, due giorni fa è stata avviata la conferenza dei servizi per procedere alla costruzione del palazzetto.