Al castello

Strategie per l’entroterra: a Dolceacqua incontro tra Regione, Anci e diciannove Comuni fotogallery

Salute, mobilità, istruzione e sviluppo locale: tutti gli obiettivi

Dolceacqua. Salute, mobilità, istruzione e sviluppo locale. Sono i settori sui quali diciannove sindaci di altrettanti Comuni dell’entroterra della provincia di Imperia si sono concentrati per tracciare una serie di obiettivi da raggiungere tramite fondi comunitari.

Ad accogliere i diciotto colleghi, presso la Sala di Vetro del Castello dei Doria, è stato il sindaco di Dolceacqua Fulvio Gazzola, che nel pomeriggio ha ospitato nel suo Comune l’incontro con cui Regione Liguria, in collaborazione con Anci Liguria, si confronterà con i sindaci dei 19 Comuni ricompresi nella nuova area dell’imperiese, approvata dal Comitato Tecnico Aree Interne (CTAI) e inserita nella Strategia Nazionale delle Aree Interne (SNAI). L’incontro, che ha visto la presenza anche della Camera di Commercio delle Riviere e delle associazioni di categoria, è propedeutico alla definizione della strategia d’area che orienterà le linee di intervento con i fondi comunitari e nazionali.

«Siamo qui per presentare un progetto di un lavoro portato avanti tra i diciannove Comuni, che non era semplice affrontare, perché sono due valli abbastanza diverse, ma quasi tutte con esigenze comuni – ha detto Gazzola -. Speriamo che le richieste vengano accolte. Abbiamo lavorato molto sui trasporti pubblici, che ad esempio mancano la domenica e anche sul trasporto scolastico. Per la sanità abbiamo cercato di individuare soluzioni per i piccoli centri in aiuto alle famiglie e agli anziani. E poi, perché le persone stiano nei paesi, ci vuole un lavoro fortissimo sul turismo: bisogna creare posti di lavoro».

Oltre a Dolceacqua, erano presenti i sindaci di Airole, Apricale, Badalucco, Bajardo, Castel Vittorio, Ceriana, Isolabona, Molini di Triora, Montalto Carpasio, Olivetta San Michele, Perinaldo, Pigna, Rocchetta Nervina, San Biagio della Cima, Seborga, Soldano, Triora e Vallebona.

«Questa è l’ennesima prova di atti concreti per l’entroterra, che può sembrare uno slogan ma ci sono dei fatti, se solo pensiamo che, ad esempio, con la rigenerazione urbana qui nell’entroterra imperiese abbiamo investito oltre sei milioni di euro in due anni e mezzo – ha sottolineato l’assessore al Paesaggio e alla Formazione Marco Scajola -. Ora, abbiamo messo inizialmente a disposizione un milione di euro, ad esempio per i servizi sanitari. Sappiamo che ci sono figure come gli anziani, che hanno bisogno di una badante e noi possiamo pagare questo tipo di servizio direttamente alle famiglie; possiamo anche pagare il personale per la gestione dei musei. Una serie di sistemi, che devono essere concordati con i Comuni, per fare in modo che il quadro dei Comuni proponga dei progetti che non finanziamo. Partiamo con un milione di euro che è una cifra importante, un primo segnale per vedere quanti progetti arriveranno, ma se ne arriveranno di più non abbiamo un limite di budget. I soldi ci sono ma quello che conta è spenderli presto e spenderli bene».

«In primis bisogna ringraziare Anci Liguria, che in questi anni ha fatto un po’ da cabina di regia per andare a individuare le aree interne in base alle criticità e alle opportunità  che si potevano offrire a quei territori – ha dichiarato il vicepresidente di Regione Liguria Alessandro Piana -. Sono finanziamenti che riguardano i servizi essenziali, intanto per andare in controtendenza a quello che è il dato dello spopolamento e poi, perché no, per riuscire anche a incrementarli con investimenti ai Comuni, alle imprese, al settore di artigianato, industria e agricoltura, creando dei presidi che portino i giovani a investire».

«E’ una giornata di restituzione della strategia che è stata definita grazie agli incontri che si sono svolti sul territorio, che ci consentirà di sottoscrivere con il Comune capofila un protocollo finalizzato a poter accedere poi alle risorse previste per le are interne – ha detto l’assessore regionale Alessio Piana -. Parliamo di quattro milioni previsti dalla strategia nazionale, più quelli che saranno messi a disposizione dalla Regione. Per quanto riguarda lo sviluppo economico partiamo con dieci milioni su fondi Fesr che saranno già declinati nel prossimo mese con un bando per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici.

Salute. Per quanto riguarda la salute, l’obiettivo è sviluppare un servizio di prossimità attraverso: infermieri di comunità; presidio infermieristico per servizi ambulatoriali di prossimità; potenziamento dell’assistenza domiciliare; ambulanze per i periodi estivi; Rsa aperte per assicurare servizi di prossimità alla popolazione e creazione di altre piazzole per l’atterraggio dell’elisoccorso, anche notturno.

Per quanto riguarda la mobilità, l’obiettivo è quello di potenziare l’attuale servizio pubblico ed in particolare il trasporto scolastico attraverso: l’introduzione di corse in particolare nei giorni festivi; rafforzamento del trasporto scolastico; potenziamento delle corse settimanali in valle Argentina; organizzare corsi per ottenere la
Carta di Qualificazione del Conducente, abilitazione necessaria ai conducenti che trasportano merci o persone su strada; strutturare il sistema con servizi flessibili; creare un tavolo di confronto con la scuola e creare un servizio integrativo per gli anziani.

Aumentare l’offerta formativa è l’obiettivo che i Comuni vogliono raggiungere per quanto riguarda il comparto “istruzione“. Fondamentale: lo studio e l’apprendimento della lingua francese, essendo il territorio confinante con la Francia. Tra le proposte, dunque, la creazione di laboratori di bilinguismo (italiano-francese); l’aumento dell’offerta formativa, con l’inclusione di laboratori ambientali e servizi di sostegno allo studio; interventi infrastrutturali e abbattimento dei costi del Comune per le scuole.

Sviluppo locale. La priorità è il rilancio dell’economia. Tra le proposte: la realizzazione di un percorso di collegamento delle valli a ferro di cavallo e la creazione di un polo museale diffuso. Fondamentale, per i sindaci, sviluppare la fibra nei territori per proporre  lo smarworking nei borghi.

«La strategia è ormai completa – ha detto il presidente di Anci Pierluigi Vinai – Abbiamo lavorato per dei mesi, la Regione si è impegnata molto e arriveranno anche dei fondi governativi. Abbiamo condotto un percorso di tavoli specifici e tematici e oggi restituiamo al territorio che è fatto dai sindaci, dagli stakeholder e dagli enti e illustriamo cosa è stato il prodotto. Gli impegni sono nei settori della sanità, dell’istituzione e della mobilità e trasporti. Poi, c’è tutta l’area dello sviluppo a cui si dedica principalmente la regione con i fondi comunicati».

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