Il caso

Soldano, il Comune fa ricorso contro il Tar che ha dato ragione ai proprietari degli immobili danneggiati dall’esplosione

Incarico affidato all'avvocato Matteo Morello di Genova

esplosione soldano

Soldano. Il comune di Soldano ha impugnato, ricorrendo al Consiglio di Stato, l’ordinanza del Tribunale amministrativo della Liguria che aveva dato ragione ai titolari di sei immobili (tre appartamenti e altrettante cantine), obbligati da un’ordinanza del comune stesso a mettere in sicurezza le rispettive proprietà rimaste danneggiate, o comunque coinvolte, nell’esplosione, avvenuta a causa di una fuga di gas, della palazzina di piazza Vecchia, a Soldano, il 27 agosto dello scorso anno, costata la vita a Cristophe Perez, 25 anni, di Marsiglia.

Il provvedimento del Comune, che dava tempo ai proprietari quindici giorni per la messa in sicurezza degli immobili, era stato impugnato davanti al Tar. Il ricorso contestava i tempi ristretti richiesti dall’ordinanza, anche se in realtà la sospensione del provvedimento era già di fatto avvenuta in seguito al sopravvenuto sequestro dell’immobile da parte della Procura di Imperia, che ha aperto una inchiesta per omicidio, lesioni e disastro colposi. Il tribunale amministrativo ligure, in ogni, si è espresso in modo favorevole, sospendendo l’ordinanza comunale e rinviando al 21 giugno prossimo la discussione nel merito circa la richiesta di annullamento dell’atto.

Nel frattempo, il Comune ha deciso di ricorrere al Consiglio di Stato, impugnando il provvedimento del Tar,  e conferendo l’incarico all’avvocato Matteo Borello di Genova.

Oltre a causare la morte del giovane Perez, l’esplosione ha lasciato gravemente feriti Louis Lesser, 25 anni e Jonathan Fortunato, 37 anni, figlio del proprietario dell’immobile sventrato. Entrambi sono stati trasferito al centro grandi ustionati di Marsiglia su richiesta della rispettive famiglie.

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