Sanremo si tinge di giallo. Il “noir” di Adriano Morosetti fra luci ed ombre della cronaca matuziana anni ’90

11 febbraio 2024 | 14:00
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Siamo nel 1993, Enrico Ruggeri vince il Festival con “Mistero”. E intanto la politica sanremese….

Sanremo torna a Pippo Baudo, alle canzonette senza auto-tune, alla cronaca sanremese anni ’90 e alla sua “travagliata vita politica”. Il tutto raccontato sotto forma di giallo-noir dallo sceneggiatore RaiAdriano Morosetti, che torna nella sua città, Sanremo, per presentare il libro “Il breve mestiere di vivere – Sanremo non è solo Festival”, edito da Mursia. Un libro d’esordio, quello di Morosetti, che parla di una Sanremo diversa, quella meno patinata, quella che negli anni d’oro di Baudo si cercava di far emergere con lo slogan “Perché Sanremo è Sanremo”, senza dare spiegazioni.

Siamo nel 1993, Enrico Ruggeri vince il Festival con “Mistero” per la sezione Campioni e Laura Pausini con il brano “La solitudine” per la sezione Novità. Protagonista del giallo è Arturo Ferretti, professione giornalista e inviato di una rivista di gossip, che, mentre è in corso il Festival, si ritrova invischiato nella morte di Nino, un vecchio amico. La trama si infittisce pagina dopo pagina e quella ricercata e ottenuta da Morosetti è una immagine diversa di Sanremo, che inizia con i soliti cliché del porto, le palme, i fiori, i vicoli in festa: immagini che sembrano voler nascondere il vero volto della città, per non far scoprire ciò che succedeva a Sanremo, in quegli anni. “Le telecamere dell’intera Nazione erano accese su Sanremo, ma puntate, come sempre, nella direzione sbagliata», si legge in un passaggio. E da quei cliché, si sposta per raccontare luoghi meno “televisivi” (la Pigna, Borgo Tinasso, Capo Nero) e i segreti più pericolosi della città.

«C’è tutta una Sanremo che non viene mai raccontata in tv, per ovvie ragioni. Nel 1993 era abbastanza presente una Sanremo più oscura, più criminale, legata ad episodi di corruzione politica e di infiltrazioni mafiose che all’epoca erano presenti e che fanno da sfondo a tutta quanta la ricerca della verità e alle indagini del protagonista del mio libro» commenta Morosetti.  Giallo, morto, Festival di Sanremo: impossibile evitare il rimando a Luigi Tenco. Nel libro di Morosetti si ripercorre il Festival su una strada che è lontana dagli scalini dell’Ariston, tanto temuti quanto desiderati e che tutti conosciamo. Penna puntata questa volta sui retroscena dell’evento italiano più seguito nel bel Paese e nel mondo.