Sanremo, allarme bomba a villa Nobel: evacuato il quartier generale di radio Mediaset

5 febbraio 2024 | 23:24
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L’Aurelia è stata bloccata al traffico nel tratto interessato per permettere agli artificieri di verificare l’eventuale presenza di un ordigno

Sanremo. Il quartier generale di radio Mediaset a Villa Nobel, in corso Felice Cavallotti a Sanremo, dove era in corso un party alla presenza di 27 dei 30 cantanti in gara al 74esimo Festival della canzone italiana, è stato evacuato in tarda serata per un allarme bomba.

L’Aurelia è stata bloccata nel tratto interessato per permettere agli artificieri, con l’ausilio dell’unità cinofila, di verificare l’eventuale presenza di un ordigno. Decine di persone, tra addetti ai lavori ed ospiti, sono state fatte uscire in strada per ragioni di sicurezza. Per lo stesso motivo, i residenti in un raggio di alcune decine di metri dalla storica dimora che ospita la radio in occasione della kermesse canora, non possono accedere alle proprie abitazioni.

Sul posto è accorsa la polizia, con il dirigente del commissariato matuziano Saverio Aricò. Allertati anche i vigili del fuoco, che dovranno bonificare tutta l’area per escludere possibili pericoli.

Stando a quanto ricostruito, sembra che a far scattare l’allarme sia stata una telefonata anonima al 112 – compiuta da un numero di telefono irraggiungibile – che avvisava gli operatori della presenza di un oggetto sospetto all’interno della villa: un pacco bomba, così è stato riferito al numero unico dell’emergenza, che ha subito fatto scattare le operazioni di sicurezza previste in attesa dell’arrivo degli artificieri. Alle 22,30 alla polizia è arrivato l’ordine di evacuare la struttura in quindici minuti.

«Eravamo all’interno per il party – racconta Dea Verna, giornalista di Oggi -. Sono entrati i poliziotti e ci hanno detto, inizialmente con calma, che dovevamo uscire dalla villa. Abbiamo chiesto loro se potevamo prendere i cappotti ma ci hanno risposto che dovevamo lasciare velocemente l’edificio e non c’era tempo per farlo. A quel punto tutto è diventato molto concitato».