Restyling giardini Regina Elena a Sanremo, le associazioni: «Chiediamo con forza revisione del progetto»

27 febbraio 2024 | 09:57
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Restyling giardini Regina Elena a Sanremo, le associazioni: «Chiediamo con forza revisione del progetto»

Il collettivo Pecora Nera e l’ Accademia della Pigna hanno espresso il proprio supporto e la propria solidarietà all’istanza collettiva

Sanremo. «Ringraziamo il collettivo Pecora Nera e l’ Accademia della Pigna per le rispettive iniziative in supporto e solidarietà all’istanza collettiva da noi presentata che chiede da un lato la revisione del progetto di Restyling dei Giardini Regina Elena, dall’altro l’apporto della consulenza di arboricoltori esperti nella salvaguardia di grandi alberi ( nella foto Dr. Daniele Zanzi durante il sopralluogo del 2022)». Lo dichiarano il Comitato Pat sezione provinciale de L’Altritalia Ambiente, Famija Sanremasca, Anpi sez. G. Cristiano Pesavento, Assonanze, Italia Nostra Ponente Ligure, promotori dell’istanza collettiva per la tutela dei giardini Regina Elena.

«Siamo lieti di riscontrare l’appoggio e la solidarietà delle altre realtà locali e di aver così rivelato all’amministrazione che l’interesse e l’attaccamento verso il patrimonio arboreo storico di Sanremo è diffuso e condiviso in modo trasversale dai più parti; che è sotto gli occhi di tutti il grave depauperamento del paesaggio mediterraneo a seguito di repentini abbattimenti di massa, ai danni soprattutto di pini storici, platani, eucalipti cedri e abeti.

Per questo torniamo a chiedere con ancora più forza e determinazione una revisione del progetto ad oggi già appaltato, infatti siamo ancora in attesa di ricevere un riscontro dal Sindaco e l’impegno concreto da parte dell’amministrazione a coinvolgerci nelle scelte riguardanti la prosecuzione dell’iter.

Ricordiamo che l’area non solo è sottoposta a vincolo paesaggistico, ma è anche un luogo identitario della città di Sanremo che insieme al colle della Madonna della Guardia rappresenta un’emergenza del panorama immediatamente riconoscibile portatrice di valori testimoniali, come lo era l’alberata di via Nino Bixio, oggi menomata, snaturata e rimpiazzata maldestramente con alberi di oleandro, anch’essi tipici degli autogrill».