Pieve di Teco, caso mercatino, almeno 50 espositori «pronti a disertare anche l’appuntamento di febbraio»

13 febbraio 2024 | 06:40
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Pieve di Teco, caso mercatino, almeno 50 espositori «pronti a disertare anche l’appuntamento di febbraio»

Continua la dura presa di posizione degli standisti dopo l’aumento da 20 a 30 euro da parte del Comune per il pagamento del suolo pubblico

Pieve di Teco. Non è servito applicare lo sconto che riporterebbe la tariffa da 30 a 20 euro per il pagamento del suolo pubblico agli espositori del mercatino dell’antiquariato (aumentata dal gennaio scorso) né un incontro chiarificatore tra una delegazione di espositori e il sindaco Enrico Pira avvenuto la settimana scorsa: continua la presa di posizione di alcuni standisti, almeno una cinquantina, che già a gennaio, avevano disertato lo storico mercatino che si svolge dal 1994 ogni ultima domenica del mese, sono pronti a disertare anche l’edizione di febbraio.

«Abbiamo avuto un incontro con il sindaco- spiega Claudio Vivaldi, portavoce di una parte di espositori- ma non sono state trovate soluzioni. Noi abbiamo provato a spiegare le nostre motivazioni anche della decisione di non aver partecipato al mercatino di gennaio affinché ascoltasse le difficoltà dal punto di vista degli espositori».

L’idea del sindaco Pira è quello di quello di rendere le prenotazioni automatiche preparando un programma che sarà accessibile sul sito del Comune in cui ogni espositore potrà scegliersi lo spazio che se libero lo potrà prenotare con un semplice click, pagare la tassa corrispondente online e che l’aumento del prezzo è dovuto ad «un progetto che prevede una definizione molto precisa di quelli che saranno gli spazi espositivi sia sotto i portici sia nelle piazzette che nelle vie laterali che potranno essere utilizzate nei momenti di maggiore afflusso».

Ma la possibilità di prenotare i posti online ha creato qualche perplessità tra gli espositori.

«La maggior parte di noi- prosegue Vivaldi- non è pratica nell’usare internet e poi non avremmo un posto fisso se non con l’abbonamento. Avere un posto fisso non solo è più pratico, permette ai tuoi clienti di trovarti in modo più semplice e veloce ma anche una specie di “premio” per tutti gli anni, decenni ormai, che veniamo a Pieve. Per quanto riguarda la tariffa abbiamo sottolineato che per noi è una spesa non indifferente e so che qualcuno degli espositori che vengono a Pieve ha già preso accordi con altri Comuni».

«Abbiamo apprezzato la scontistica- conclude Vivaldi- però non risolve il problema in quanto è applicata fino a quando non ci sarà il nuovo modello di mercatino, poi il problema rimarrebbe. Alcuni di noi stanno pensando già ad altre soluzioni in quanto sono stati chiamati da altri paesi a prezzi abbordabili».