Imperia, il sindaco Scajola: «Nizza, Imperia e Cuneo possono diventare una vera regione transfrontaliera»

8 febbraio 2024 | 14:08
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L’incontro ha gettato le basi per dare una «effettiva concretezza a ciò che viene scritto nel Trattato del Quirinale»

Imperia.  Una governance comune, un “bacino di vita” tra Nizza e le province di Imperia e Cuneo può diventare realtà con servizi e opportunità che non conoscono frontiere. Dalla sanità, ai trasporti, al clima e turismo, una regione transfrontaliera diventa sempre sempre di più un progetto concreto. Presenti all’incontro anche il sindaco di Nizza Christian Estrosi, presidente della città metropolitana di Nizza, il presidente della provincia di Cuneo Luca Robaldo , gli assessore regionali Marco Scajola e Alessio Piana e una folta delegazioni di ambasciatori e tecnici anche del Principato di Monaco.

L’incontro avvenuto nella sala consiliare del capoluogo di provincia ha gettato le basi per dare una «effettiva concretezza- ha dichiarato il sindaco Claudio Scajola– a ciò che viene scritto nel Trattato del Quirinale. “Bacino di vita” significa che i territori di Nizza, Cuneo ed Imperia sono territori che hanno una storia antica di vicinanza dove le popolazioni scambiano i loro rapporti da tantissimo tempo e dove le istituzioni sono rimaste più indietro in confronto alla volontà dei popoli e questo ha fatto sì che le comunicazioni siano complicate, che non ci siano parità di possibilità di movimento sia sulla sanità, sulla transizione ecologica si è fatto poco».

« Oggi- prosegue Scajola- seminato abbiamo un piccolo seme dove abbiamo messo insieme le volontà di tutti i territori interessati al massimo livello su iniziativa del sindaco di Nizza che ha ritenuto che fosse maturo il tempo, ne parliamo da diversi anni, per dare concretezza. L’incontro di oggi è quello che porta a degli intenti comuni di fare un bacino unico di cui è necessaria una governance comune che, dando diversi compiti, può riuscire a realizzare e concretizzare. Questo ce lo permette il Trattato del Quirinale perché permette di andare oltre le legislazioni nazionali e regionali. A Nizza dove oggi siamo stati invitati dal sindaco di Estrosi, andremo a dare concretezza a quello che oggi abbiamo seminato. Oggi abbiamo detto che in modo particolare i tre territori, Nizza, Imperia e Cuneo possono diventare una vera regione transfrontaliera e nel percorso che l’Europa si dà crediamo che questo nucleo sia quello, di tutti i confini che ci sono in Europa, quello più vicino alla possibilità di fare un bacino di vita unica».

Tra i principali obiettivi quello di stabilire, tra i territori limitrofi delle regioni Liguria, Piemonte e Regione Sud, un sistema di cooperazione che consenta lo studio e la definizione di una “Alleanza transfrontaliera delle Alpi del Sud” finalizzato ad avviare una vera e propria cooperazione nei settori prioritari di intervento per lo sviluppo dei territori che ne fanno parte ma anche attuare le azioni di cooperazione indicate nel programma operativo del Comitato del Trattato del Quirinale firmato il 26 novembre 2021 a Roma.

Le seguenti priorità strategiche sono innanzitutto quello dello sviluppo di uno spazio di vita delle Alpi meridionali, identificare gli spazi di vita transfrontalieri come elementi chiave dell’integrazione europea per gli abitanti del territorio nella gestione della loro vita quotidiana, con l’obiettivo di facilitare la vita dei lavoratori, delle famiglie e dei singoli e di agevolare le interazioni operative e commerciali; individuando come aree prioritarie di intervento l’economia e il turismo, la ricerca e l’innovazione, l’occupazione, le problematiche sociali e la mobilità. Durante la riunione si è parlato anche dell’accesso facilitato ai servizi pubblici e definire le modalità a procedure di accesso ai servizi pubblici transfrontalieri uguale per tutti i cittadini del bacino d’utenza attraverso l’armonizzazione delle normative, operando nel contesto dell’introduzione del meccanismo di rimozione delle barriere normative (ECBM), che dovrebbe essere votato dal Parlamento europeo nella prima metà del 2024.

Anche la cooperazione sociale e sanitaria al centro dell’incontro con la possibilità dell’introduzione della tessera sanitaria transfrontaliera e l’organizzazione di servizi sociali e sanitari comuni, ed introdurre un sistema comune di Servizi per il Lavoro per favorire l’occupazione per facilitare la vita quotidiana dei lavoratori frontalieri.

Sanità, trasporti ma si è parlato anche di clima e cercare di affrontare i rischi climatici e accompagnare i territori a stabilire azioni di cooperazione e anticipazione per la gestione dei rischi, in particolare tra i servizi di emergenza di confine.

Un altro obiettivo comune delle tre provincie è quello della cooperazione, promozione e valorizzazione turistica Valorizzare e sviluppare un sistema di servizi turistici comuni, in particolare per le nuove forme di turismo, promuovere l’outdoor e il “turismo lento”, diversificare il sistema turistico dell’entroterra.

«Un contributo- spiega Luca Robaldo presidente della Provincia di Cuneo- convinto con la città di Cuneo e la città Metropolitana di Torino, ha ragione il sindaco Scajola quando dice che le nostre tre terre sono unite dalla storia e dove i cittadini hanno sempre lavorato insieme. Negli ultimi anni forse si è perso qualche passo, faccio riferimento, al Colle di Tenda, ma questa alleanza tra Nizza, Imperia e Cuneo ci permette di richiamare i rispettivi Governi al rispetto degli impegni che i nostri cittadini ci chiedono, dall’altro lato ci permette di proporre ai rispettivi Governi una collaborazione davvero intensa transfrontaliera».

Nel corso degli ultimi anni le relazioni transfrontaliere si sono sviluppate in maniera sempre più stretta e condivisa grazie alla scomparsa fisica dei confini in molte regioni dell’Unione Europea. Al di là delle differenze culturali e linguistiche, si sono definiti naturalmente degli ambiti territoriali transfrontalieri caratterizzati da un alto grado di integrazione e cooperazione.

Nel 2020 la crisi sanitaria derivante dalla pandemia da Covid-19 ha messo a dura prova il funzionamento di queste aree, con pesanti ripercussioni sulla vita quotidiana dei loro abitanti. Anche se un terzo degli abitanti dell’Unione Europea (circa 150 milioni di persone) vive vicino ad un confine, queste aree geografiche non sono ancora pienamente riconosciute per le loro caratteristiche specifiche. I loro abitanti devono affrontare un insieme di ostacoli e di problematiche che gli altri cittadini, non frontalieri, non incontrano.

«Il legame Italia-Francia- spiega l’assessore regionale Marco Scajola– è straordinaria e la Liguria vuole essere protagonista in questo. Siamo qui ad Imperia al collega Alessi Piana per dimostrare attenzione che ha Regione Liguria per questo argomento, una straordinaria iniziativa di confronto per poter legare il ponente agli amici francesi. Non dimentichiamo che ogni giorno 7 mila liguri prevalentemente da questa parte di territorio si recano in Francia e Monaco per lavorare, quindi noi siamo importanti per l’economia francese e l’economia francese è importante per noi. Sono già iniziati diversi incontri con gli amici francesi, questo è uno dei tanti che portiamo avanti, ottima iniziativa del sindaco Scajola ma vogliamo ulteriormente dare mano e dare forza a queste iniziative con sostanza perché è il tempo è di passare dalle parole ai fatti e il tempo di concretizzare attraverso per esempio i collegamenti».

«Stiamo realizzando- prosegue l’assessore regionale Scajola- una pista ciclabile che toccherà tutta la Liguria e che andrà verso Mentone dove ne abbiamo già parlato con il suo sindaco e vogliamo raggiungere Nizza. Il sindaco di Nizza è stato più volte a Genova, ha contatti con il Presidente Toti e il legame è ancora più saldo con il cuneese. Ottima iniziativa, diamo conseguenza concreta a questo lavoro. Per il futuro si possono prevedere valorizzazioni dell’economia e del turismo di questo territorio, non dimentichiamo che qui uniamo mare, entroterra e montagne con il vicino Piemonte e questo bisogna un po’ non andare per compartimenti stagni ma localizzarsi su un obiettivo comune e anche lavorare molto anche con il Governo perché devono essere incentivati i collegamenti che sono ancora difficili e bisogna che le infrastrutture abbiamo un’accelerazione importante proprio nel collegamento con la Regione».

«Un momento importante di confronto- ha ribadito l’assessore regionale Alessio Piana–  per far partire la sinergia tra i territori e che si possa concretizzare attraverso l’accordo del Quirinale. Regione Liguria farà la sua parte, accompagnando questo nuovo percorso».

Anche a livello nazionale, i territori transfrontalieri sono adesso oggetto di un’attenzione particolare, come specificato nel Trattato franco-tedesco di Aquisgrana (2019), che include una dimensione transfrontaliera che il precedente Trattato dell’Eliseo (1963) non prevedeva. Allo stesso modo, il Trattato franco-italiano del Quirinale (2021) fa riferimento ai “servizi pubblici comuni” ed alle Aree di Vita Transfrontaliere. La Legge 3Ds*1 del febbraio 2022, dedica, un capitolo specifico alla cooperazione transfrontaliera sul versante Francese.

Gli sforzi degli enti territoriali, locali e regionali Italiani si sono concentrati sullo sviluppo dei programmi transfrontalieri attraverso le numerose iniziative di sviluppo locale e territoriale realizzate nell’ambito dei diversi programmi di Cooperazione territoriale Europea: Spazio Alpino, ALCOTRA, Italia-Francia Marittimo e nella partecipazione proattiva alla Strategia Macroregionale Alpina (EUSALP).