I discografici vogliono trasferire il Festival: “Salvarlo da Sanremo”
Nuovo affondo del vicedirettore del Foglio che intervista una serie di manager. La replica di Sanremo On: «Gli imprenditori stanno investendo ma la città merita di più»
Sanremo. Continua il botta e risposta a distanza tra il vicedirettore del Foglio, Salvatore Merlo, e il tessuto commerciale della Città dei fiori. Pietra dello scandalo di oggi è l’attacco dell’industria discografica veicolato attraverso il quotidiano nazionale: “Salviamo il Festival da Sanremo”. Sottinteso trasferendolo altrove. Questo il titolo dell’editoriale che riprende il durissimo pezzo dell’altro ieri, un articolo infarcito di accuse rivolte ai ristoranti di Sanremo (dove si mangerebbe male ovunque) e all’Ariston, giudicato inadeguato come contenitore della kermesse più popolare d’Italia.
La prima replica all’editoriale odierno arriva da Roberto Berio, presidente della rete d’imprese Sanremo On che riunisce diverse eccellenze del panorama imprenditoriale locale. «Leggendo il nuovo articolo de Il Foglio trovo certamente affermazioni inaccettabili e fuori dalle righe come quella di spostare il Festival di Sanremo (che è di Sanremo) in altre località, – spiega Berio -. Così come è inesatto che gli imprenditori non stiano investendo, visto che sono in atto ristrutturazioni di importanti hotel e nuove aperture, così come sul fronte dei ristoranti e dei locali si è già fatto molto. Per non parlare, poi, dei grandi progetti di Porto vecchio ed ex stazione ferroviaria. Detto questo – continuano da Sanremo On -, una seria e approfondita riflessione va fatta. Perché non soltanto in funzione del Festival, manifestazione cresciuta fortemente e irrinunciabile, ma per tutto l’anno Sanremo merita di più: merita strade senza buche e avvallamenti, rattoppate solo in prossimità di elezioni; merita di avere parcheggi adeguati; merita di essere una città pulita con un arredo urbano ben curato; merita una sanità migliore e di essere una città vivibile all’altezza del suo nome, con una programmazione per tempo di eventi che sfruttino durante l’anno il lancio potente del Festival. Su questo la nuova Amministrazione dovrà riflettere, investire e certamente migliorare», – conclude il presidente della rete d’imprese -.