Flop gag con John Travolta, la Rai: «Ha chiesto lui di partecipare, per l’attore solo rimborso spese»

Sanremo. «In questi giorni John Travolta si sarebbe trovato nel Principato di Monaco ed è stato lui a chiedere di poter partecipare al Festival di Sanremo dato che si trovava in zona. Non è stato pagato, per lui era previsto solo un rimborso spese». Così la Rai ha commentato in conferenza stampa le polemiche sorte dopo la discussa e non riuscita gag di Fiorello e Amadeus con l’attore americano.

Un momento che Travolta pare non abbia particolarmente gradito, nonostante Amadeus questa mattina abbia più volte precisato che non ci sarebbe stato nessun tranello e che quanto sarebbe accaduto fosse stato comunicato nel dettaglio all’attore prima di salire sul palco dell’Ariston: «Il fatto che il protagonista non gradisca o cambi idea fa parte dello spettacolo. Io non so quanto ha preso, è stato lui a dire che gli faceva piacere partecipare», sono state le parole del conduttore e direttore artistico.

Resta il fatto che questa mattina è stata diffusa la notizia che l’amatissimo volto di Danny Zuko in “Grease” abbia deciso di non firmare la liberatoria per l’utilizzo delle immagini dell’esibizione del “Ballo del Qua Qua“, momento che dunque non potrà più essere trasmesso in televisione.

Uno scandalo sarebbe anche sorto in merito ad uno sponsor occulto; l’attore indossava infatti un paio di sneakers bianche del quale è testimonial, ma la Rai dichiara di non essersene accorta, riconoscendo l’errore. In tutto ciò l’azienda produttrice, che ha prontamente postato sui propri social le immagini del divo hollywoodiano sul palco sanremese con indosso le loro scarpe, si è smarcata dichiarando: “La partecipazione al Festival di Sanremo è frutto di un accordo tra la Rai e l’attore del quale noi non siamo in nessun modo parte in causa. In merito ai contenuti della performance, gli stessi sono un tema di esclusiva competenza della direzione artistica del Festival di Sanremo“. Il Codacons ha deciso dunque di intervenire in merito presentando un esposto ad Agcom e all’Antitrust chiedendo che venga aperta un’indagine formale sulle scarpe di Travolta.