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Basket, un Roca Team strepitoso vince contro il Fener alla presenza del Principe Alberto

3 febbraio 2024 | 11:30
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Basket, un Roca Team strepitoso vince contro il Fener alla presenza del Principe Alberto
Basket, un Roca Team strepitoso vince contro il Fener alla presenza del Principe Alberto
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Basket, un Roca Team strepitoso vince contro il Fener alla presenza del Principe Alberto
Basket, un Roca Team strepitoso vince contro il Fener alla presenza del Principe Alberto
Basket, un Roca Team strepitoso vince contro il Fener alla presenza del Principe Alberto

John Brown III ribalta il Fener, grande vittoria di squadra e di intensità.

Monaco. Sotto gli occhi del Principe Alberto e della sua famiglia il Roca Team si prende una vittoria incredibile contro il Fener, una vittoria tutta di voglia e di determinazione di una squadra che ha capito che la via giusta passa dalla capacità di soffrire e di piegare le ginocchia in difesa, di fare uno sforzo in più per aiutare il compagno.

E tra tutte le stelle della corona, quella che brilla di più è quella del giocatore forse meno estroso, forse meno rinomato per tecnica ma che possiede intensità e capacità di lotta in dosi industriali, che si carica la squadra sulle spalle in difesa e la aiuta in attacco.

Sotto anche i nostri occhi, in una Salle Gaston Médecin ribollente di tifo e calore, John Brown III ribalta il Fener con giocate difensive intelligenti e crea le premesse per una vittoria che alla fine del terzo quarto sembrava quasi impossibile da raggiungere.

Il Fener parte col quintetto alto, le due torri Papagiannis e Sanli spadroneggiano sotto le plance e Wilbekin colpisce da tre e rintuzza ogni sforzo monegasco di stare a contatto e quando entra Motley la notte diventa davvero fonda per il Roca Team.

Il potente lungo americano fa la voce grossa sotto il canestro monegasco, spazza via tutto e tutti, aiutato anche da un arbitraggio che adotta un metro assai permissivo nei confronti del gioco fisico dei turchi, fatto di contatti sul filo della sanzione e di tanto uso dei gomiti sotto canestro.

Il primo quarto finisce 25 a 21 per il Fener, ed nel secondo la situazione non cambia, anzi peggiora perché gli sforzi monegaschi non sono efficaci, la difesa concede sempre troppo e l’attacco non riesce a trovare ritmo, mentre il divario si allarga pericolosamente ed anche il vulcanico coach dei turchi, il lituano Jasikievicius, inscena uno show che gli varrebbe la Palma d’Oro a Cannes, tra sfuriate ai giocatori, pianti e lamenti con gli arbitri ad ogni possesso, ad ogni fischio e corse folli sulla linea laterale con relative invasioni di campo : anche in questo caso la terna arbitrale chiude gli occhi, mentre il Fener chiude il primo tempo in vantaggio per 44 a 36.

Qualcosa al rientro però è cambiato, il Roca Team finalmente riesce a mettere insieme tutti i pezzi e a comporre il puzzle :John Brown III alza il volume in difesa, subisce una serie incredibile di falli dall’attacco turco, e così spezza il ritmo del Fener, e tutto il Monaco lo segue, inizia a difendere davvero su un livello enorme, inizia l’emorragia di palle perse dei turchi (alla fine saranno 20, contro le 9 monegasche) e solamente due triple a testa di Sanli e Calathes tengono il Fener con la testa avanti, 61 a 55 alla fine del terzo quarto, ed è proprio in questo momento che il Roca Team vince la partita.

Insistere, non demordere, non cercare di forzare a tutti i costi, ma aiutarsi, cercarsi e poi raccogliere i frutti: Mike James sale in cattedra, 23 punti e 6 assist di supremazia cestistica, Okobo finalmente sembra aver capito che se si gioca di squadra si è giocatori migliori, e John Brown III che fa 15 punti 4 rimbalzi e 3 assist e detta la linea per un parziale dell’ultimo quarto che recita 21 a 8 per il Monaco.

Per più di 8 minuti il Fener non segna nemmeno un punto, la squadra turca si affloscia su sé stessa e cede le armi, il suo rumoroso pubblico ammutolisce, coach Jasikievicius si spegne e si arresta sulla linea di fondo e nella Salle inizia il tripudio : finisce 76 a 69 per il Roca Team e questa è una vittoria che fa classifica, adesso è quinto posto, lancia la squadra verso la sfida di Bologna contro una Virtus che ha perso un poco della brillantezza iniziale e che deve essere vinta per continuare questa striscia vincente che ha come obiettivo qualificarsi ai playoff col vantaggio del fattore campo, ovvero nei primi quattro posti.

E vista da vicino, questa squadra sta dimostrando di aver capito che per vincere è necessario sacrificarsi, soffrire, difendere, difendere, difendere: saper fare un passo indietro a livello individuale per dare uno mano al compagno, saper fare le piccole cose che però messe insieme fanno diventano grandi e fanno la differenza, proprio come quel ragazzo che a Brindisi chiamano ancora Giovanni Marrone e che adesso è per tutto il pubblico monegasco John Brown III, the third.

Marco Ghisalberti Streambasket.com