Badalucco, il museo archeologico ligure “Mary Crowfoot” diventa una realtà

14 febbraio 2024 | 12:35
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Badalucco, il museo archeologico ligure “Mary Crowfoot” diventa una realtà

Al via un progetto da 250mila euro

Badalucco. Il “Museo Archeologico Ligure Mary Crowfoot” diventa una realtà ed entra nella sua fase esecutiva. La giunta, guidata dal sindaco Matteo Orengo, ha infatti approvato, tramite il fondo strategico regionale, il progetto definitivo di creazione di un’area servizi a supporto dei poli turistico e culturali comunale del museo archeologico ligure intitolato a Molly Crowfoot, il cui vero nome era Grace Mary Hood, archeologa ed esploratrice inglese, innamorata della Valle Argentina.

L’importo del progetto è di 249.892,47 euro e l’incarico è stato affidato all’Architetto Carla Delmastro, insieme ad altri tecnici quali l’Ing. Stefano Scala per la redazione del progetto strutturale, la Geologa Manuela Romagnolo per la parte geologica e l’Ing. Corrado Giromini per la parte impiantistica.

Il progetto del museo è stato presentato durante l’ultima edizione del Festival dello Stoccafisso e si concentra su un’idea nata e portata avanti dall’amministrazione del sindaco Matteo Orengo che per far diventare il sogno realtà ha partecipato a bandi Pnrr, Funt e non solo. Un importante contributo era arrivato, nei mesi scorsi, dal bando Next Generation We della Fondazione Compagnia di San Paolo che ha concesso 76mila euro al paese del buon vivere. Una vera e propria rete museale di Badalucco, come commenta il sindaco Orengo: «Abbiamo chiesto questi fondi per il museo archeologico che vedrà la sua collocazione sulla passeggiata fiume in alcuni locali che sono da sistemare ma che dovrebbero essere ultimati con questi ultimi contributi ricevuti. Accanto a questo progetto si vuole costruire uno spazio che possa essere dedicato a tutto quello che rappresenta un servizio esterno al museo, che valorizzi anche la nostra realtà legata alla ceramica e alla presentazione di mostre ed esposizioni».

Chi era però Mary Crowfoot? Tra il 1906 e il 1909 la donna inglese, durante un soggiorno a Sanremo, iniziò a visitare la Valle Argentina e rinvenne nella “Tana Bertand” alcuni preziosi reperti umani, oggi ospitati soprattutto presso l’Ashmolean Museum di Oxford in Inghilterra, nella collezione di reperti dell’Università di Genova, presso il Museo Pigorini di Roma e il Museo Civico di Sanremo. La “Tana Bertrand” non è più raggiungibilem se non dagli speleologi, dal 1934 e obiettivo del museo è quello di ricreare l’atmosfera di questo luogo nei locali del nuovo museo offrendo una esperienza sensoriale che porti il visitatore a sentirsi come se fosse all’interno della grotta. La data prevista prevista per l’apertura del museo è il 23 aprile 2024, giorno in cui si celebra San Giorgio, Santo Patrono.