Amadeus batte se stesso: record di ascolti per la prima serata del 74° Festival di Sanremo

Sanremo. Amadeus batte Amadeus. Con 10 milioni 561 mila spettatori e uno share del 65.1% la prima serata del 74° Festival di Sanremo segna un nuovo record in termini di ascolti.

Un debutto trionfale per il quinto, e sembrerebbe ultimo, Festival del conduttore e direttore artistico che ottiene il risultato più alto dal 1995, quando l’evento vide alla conduzione Pippo Baudo, Anna Falchi e Claudia Koll.

La prima parte della kermesse, in onda su Rai Uno dalle 21.25 alle 23.31, è stata vista da 15 milioni 75 mila spettatori, con uno share del 64,3%, mentre la seconda parte, dalle 23.34 alle 25.59, è stata vista da 6 milioni 527 mila spettatori, con uno share del 66,9%.

Il picco di ascolti è stato registrato alle 22.09 con 16 milioni 786 mila spettatori. Il picco di share è stato registrato alle 24.15 con il 70,1%. Ottimi risultati anche per il PrimaFestival che registra il 39,1% di share con 8 milioni 986 mila spettatori e Sanremo Start dalle 20.44 alle 21.19 segna il 51,1% con 12 milioni 967 mila spettatori.

«Il Festival è un racconto per tutti, gli ascolti lo dimostrano e confermano la tendenza crescente della fruizione digitale con il 50% in più rispetto all’anno scorso di device connessi – ha dichiarato il direttore Rai Marcello Ciannamea in conferenza stampa – . Amadeus ha costruito un Festival che cambia progressivamente pelle che attrae e convince sempre di più il pubblico giovane».

«Faccio un applaudo alla musica, questi risultati sono grazie alla musica e ai cantanti – ha dichiarato Amadeus – . Vorrei ringraziare tutti gli artisti in gara, grazie a Marco Mengoni, ieri è stato bravissimo, grazie a Giorgia che questa sera sarà al mio fianco; ho scelto persone che stimo e che hanno una storia. Grazie anche a mio fratello Ciuri che come sempre è geniale e bravissimo. É una cosa mai vista, una bella festa con tanta gente che è stata fuori dall’Ariston fino alle 4 del mattino. Ieri per tutta la sera pensavo solo che dovevo chiudere entro le due, quando mi dicevano che eravamo in anticipo ero contento».