Ventimiglia, rinaturalizzazione e ricarica della falda del fiume al centro dell’incontro “Diamo da bere al Roia!”

20 gennaio 2024 | 11:52
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Organizzato dal Lions Club cittadino con lo scopo di discutere del modo in cui salvare la risorsa acqua, proteggere l’ambiente, far crescere una comunità più sana e un mondo più sostenibile

Ventimiglia. Si è tenuto questa mattina, presso il teatro comunale di Ventimiglia, il convegno “Diamo da bere al Roia!”, organizzato dal Lions Club cittadino con lo scopo di discutere del modo in cui salvare la risorsa acqua, proteggere l’ambiente, far crescere una comunità più sana e un mondo più sostenibile.

«Dobbiamo rinaturalizzare e ricaricare la falda del nostro fiume perché continui ad essere preziosa risorsa», è stato l’appello lanciato durante l’incontro che ha visto il patrocinio di Regione Liguria, Provincia di Imperia, Città di Ventimiglia, Città di Vallecrosia e l’appoggio economico di Fideuram Private Bank. «Si tratta di un’opera importante, non solo per restituire al fiume l’indiscusso valore paesaggistico, ma soprattutto per garantire un uso razionale delle risorse idriche, per evitare sprechi di risorse economiche ed ambientali. Più sicurezza in casi di piena, certamente, ma anche ed in particolare falde più sicure e più ricche, infine acqua potabile più pulita. Migliorare le caratteristiche ecomorfologiche del fiume significa anche realizzare opere volte a far tesoro dell’acqua nel sottosuolo nei periodi più umidi; con bassi costi di investimento, scarso impatto ambientale, le operazioni di “ricarica controllata della falda” sono un’efficace soluzione per immagazzinare grandi volumi di acqua nel serbatoio naturale del fiume», hanno affermato gli organizzatori.

«La val Roja è una zona molto importante per noi perché molti monegaschi come me sono originari di questa zona, dunque è importantissima anche dal punto di vista economico e per la fruibilità dei trasporti. Questo fiume parla al mio cuore e alla mia anima», ha dichiarato Laurent Anselmi, presidente dell’Académie de la Mer di Monaco e segretario generale della Cancelleria del Principato, presente all’evento in rappresentanza del principe Alberto II.

«Questo è un tema particolare, quando si parla di acqua si parla di crisi idrica, acqua pubblica e come questa giunge nelle case dei cittadini, di dighe e approvvigionamento – sono state le parole del senatore Gianni Berrino – . Oggi si parla di un fiume e di come ridargli l’acqua, nell’estremo ponente ligure il Roia rappresenta il principale dei fiumi, è un tracciato internazionale, un’attrattiva naturalistica e turistica fantastica, ma per continuare ad essere il tramite di interscambi culturali, economici e commerciali ha bisogno di essere vivo, in salute e deve avere l’acqua, questo impone a chi amministra un problema importante: la sopravvivenza della popolazione. Quindi ridare vita al Roia ha una molteplicità di aspetti tutti legati da un filo conduttore: è una ricchezza provinciale e internazionale ed è legato alla vita di questa zona da millenni, per poterlo continuare a “sfruttare” però deve essere in perfetta salute».

«Questo è un tema che ci appassiona e questo convegno pone la nostra città al centro di un’attenzione internazionale – è intervenuto il primo cittadino ventimigliese Flavio Di Muro – . La parte finale del Roia, la più importante, è nel comune di Ventimiglia, ma tutti gli enti pubblici devono fare la propria parte per valorizzare questa risorsa. Servono varie fasi di approccio al fiume Roia, intanto va pulito e messo in sicurezza, abbiamo iniziato l’iter e vogliamo intervenire nella parte centrale del fiume. Il secondo aspetto è relativo alla gestione: dobbiamo superare lo steccato ideologico che l’acqua pubblica debba essere governata da attori pubblici e arrivare alla consapevolezza che bisogna avvalersi di professionisti altrimenti ci ritroveremo con delle società di gestione dell’acqua che al posto di fare utili portano debiti»

«In questo momento abbiamo tutto il progetto del masterplan Roja che si occupa di andare a fare il raddoppio dell’acquedotto da Imperia a Diano Marina e c’è il progetto che riguarda la città di Sanremo però questo non basta – ha affermato il consigliere regionale della Lega Mabel Riolfo che ha evidenziato gli interventi messi in campo da Regione Liguria per scongiurare la crisi idrica – . Questo convegno porta all’attenzione il tema importante dell’approvvigionamento idrico del fiume Roia attraverso il quale si è sviluppata la vita nel nostro territorio. Porta l’acqua da Diano Marina a Nizza ed è dovere delle istituzioni andare a preservare questo fiume che purtroppo nel corso del tempo ha modificato il proprio alveo e la propria falda, andando a rinaturalizzare e ricaricare questa falda con dei sistemi che sono meno invasivi possibile. In futuro questa problematica andrà affrontata a tutto tondo».

Presente anche Armando Biasi, vicepresidente della Provincia di Imperia con delega all’Ambiente e sindaco di Vallecrosia, che ha portato i saluti del presidente Claudio Scajola: «Quest’oggi siamo chiamati ad ascoltare e ad impegnarci per un’idea di bene comune, parliamo dell’acqua, un tema che è vita ed è il futuro delle prossime generazioni. Per troppo tempo ci siamo impegnati solo a guardare l’odierno, i francesi con la tempesta Alex ci hanno dimostrato quanto la programmazione di una filiera di enti sia fondamentale. Con pragmatismo dobbiamo prendere in mano delle soluzioni. Attraverso una serie di programmazioni del Pnrr si cerca di aiutare il nostro importante fiume attraverso la creazione di invasi. L’insabbiamento ci ha dimostrato che potevamo rimanere oggettivamente senza acqua, quindi questa tematica che ci sembra distante dobbiamo affrontarla con serietà. L’ente Provincia è a disposizione, non si può più delegare a terzi».

Nel corso del convegno, i professori Andrea Mandarino dell’Università di Genova e Rudy Rossetto della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa hanno illustrato e spiegato a tutto tondo la tematica degli invasi.