Ventimiglia, ipotesi accorciamento del mercato del venerdì: coro di “no” degli ambulanti
Benassi: «Chi vuole bene a questa città non può pensare di danneggiare il mercato»
Ventimiglia. «Rimodulare l’orario del mercato? Assolutamente no». A dirlo, chiaro, è Roberto Benassi, presidente provinciale di Anva Confesercenti e commerciante ambulante. D’accordo con lui anche i colleghi che ogni venerdì allestiscono i propri banchi nel centro di Ventimiglia, per dar vita a quello che storicamente è conosciuto come il mercato più grande d’Europa.
L’ipotesi di “accorciarlo”, riducendone l’orario per farlo allineare a quello dei mercati delle città vicine, è tornata in voga tra alcuni esponenti della maggioranza, tra cui il consigliere Roberto Parodi, che qualche giorno fa, sui social, ha anticipato la sua posizione: «Ritengo che la riduzione degli orari del mercato del venerdì sia da prendersi in considerazione e da farsi. Fatta chiaramente una analisi con i commercianti, le strade devono essere riaperte almeno per le 17. Centinaia di nostri lavoratori frontalieri fanno rientro proprio in quegli orari e non è giusto, che dopo 12 ore fuori casa, debbano subire ore di coda per il rientro a casa. Si tratta di una posizione di buon senso che non vuole penalizzare nessuno ma migliorare la viabilità per tutti».
«Questo mercato si è imposto al mondo anche per l’orario che consente alle persone di raggiungerci anche da lontano, intendo oltre Marsiglia – dichiara Benassi -. Qui abbiamo un’affluenza composita notevole, grazie al fatto di poter offrire un mercato di alto livello, o almeno del livello che possiamo offrire in un momento come questo, e soprattutto di un insieme di ristoranti che consentono alle persone di poter trascorrere una bella giornata in questa città, che a parte le problematiche che vive, è sicuramente notevole: basta vedere i giardini che abbiamo attorno, la possibilità di fare una passeggiata, la massima sicurezza all’interno del mercato. E’ inammissibile pensare di ridurre un’opzione commerciale di questo livello, costruita in tanti anni».
D’accordo con lui i colleghi, che sottolineano, tra l’altro, come soprattutto in inverno la clientela si rechi al mercato soprattutto nel pomeriggio per i propri acquisti: «In molti scelgono l’orario pomeridiano sapendo che c’è meno caos della mattina – dice un commerciante -. E chi viene il pomeriggio è proprio chi ci sceglie per i propri acquisti e non soltanto per una passeggiata».
«Inoltre – fa eco un’altra collega -, Non cambierebbe molto farci andare via alle 15. Alla fine, tra smontaggio dei banchi e pulizia le strade non sarebbero aperte prima del tardo pomeriggio. Senza contare che il traffico, a Ventimiglia, c’è anche gli altri giorni e non solo il venerdì».
L’ipotesi di accorciamento del mercato, al vaglio dell’amministrazione comunale non è, almeno per il momento, stata condivisa con le associazione di categoria: «Nessuno ci ha chiesto un confronto – sottolinea Benassi -. E’ una cosa che ogni tanto esce e non capiamo perché esca, perché chi ha a cuore le sorti di Ventimiglia non può in ogni caso danneggiare il mercato che è sicuramente uno degli emblemi di questa città, se non il più caratteristico e non solo economicamente».
Tra l’altro, accorciare l’orario si ripercuoterebbe anche sulle casse del Comune: «Con il canone unico – spiega il presidente di Anva Confesercenti – Noi paghiamo l’occupazione maggiorata rispetto a un mercato che termina a metà giornata».
Più cauto Antonino Consiglio (Fiva Confcommercio): «Secondo me questa preoccupazione assolutamente non c’è in quanto l’amministrazione non ha nessun interesse ad accorciare l’orario», dichiara. «Noi ovviamente non siamo favorevoli – aggiunge – anche perché in momenti di crisi come questi bisogna cercare di incrementare il lavoro e non di ridurlo».