Sanremo

Un sogno a occhi aperti, tutti i dettagli del project di lungomare Calvino targato Lagorio

L'imprenditore ha immaginato un nuovo fronte mare che va dal Porto vecchio fino alle spiagge dell'Imperatrice

rendering lungomare calvino sanremo lagorio

Sanremo. Il progetto di restyling del lungomare Calvino solleva inevitabilmente interrogativi sul passato della città di Sanremo. La possibilità di progettare un nuovo fronte mare è stata una costante nei decenni scorsi, ma, sorprendentemente, le amministrazioni comunali, anche in periodi di notevole prosperità economica come quelli segnati dagli anni d’oro del Casinò Municipale, non hanno intrapreso iniziative significative in tal senso.

Contrariamente al rischio di contenziosi legali che ha caratterizzato il progetto del Porto vecchio, il lungomare Calvino sembra presentare un terreno meno accidentato, poiché coinvolge un’area destinata a parcheggio all’aperto, realizzata sui resti degli scavi della vecchia ferrovia. Un pezzo di città dal potenziale immenso, banalmente impiegato come ricovero per autovetture.

Il progetto in questione, targato Walter Lagorio (già proprietario del vicino Hotel Europa in ristrutturazione e promotore del restyling del Porto vecchio), viene illustrato nel dettaglio nella relazione depositata in Comune sul finire del 2022 a firma dello studio di architettura Calvi-Ceschia-Viganò. Elaborato che rivela un ambizioso piano di trasformazione. Scorrendo le pagine della presentazione e guardando i rendering, viene naturale lasciarsi trascinare in un sogno a occhi aperti. La proposta prevede in cifre la realizzazione di 650 posti auto sotterranei, oltre a 200 posti bici, uno spazio culturale, una piazza per eventi, e ben 28.000 mq di spazi pubblici pedonali, di cui 5.000 mq dedicati a aree verdi con più di 800 alberi. Il piano include anche un’area giochi, un’area commerciale di 2.000 mq e un parco sportivo.

La mancata iniziativa delle amministrazioni passate nel ridefinire il fronte mare, nonostante le opportunità e le risorse a disposizione, rende ora necessaria e promettente l’attuale proposta di riqualificazione. Resta da vedere se questa volta Sanremo saprà cogliere l’occasione di trasformare il suo litorale in un simbolo di innovazione e bellezza. Senza incorrere in errori.

L’idea.L’ambiente in cui viviamo ha il potere di influenzare il nostro umore. Negli ultimi cent’anni, però, le strade e gli spazi urbani sono stati principalmente progettati per agevolare lo spostamento e la presenza delle automobili. Questa contraddizione ha avuto un impatto negativo sulle comunità locali e ne ha condizionato lo stile di vita”, – si legge nelle premesse del progetto di fattibilità del restyling dell’area dell’ex stazione ferroviaria -. “Non sapendo come regolare la sosta in una città il cui spazio era sempre più occluso dalla presenza dei veicoli e approfittando della realizzazione delle nuove gallerie della linea ferroviaria che veniva spostata a monte, è stato creato in questa zona strategica di Sanremo un grande terrapieno per destinarlo a parcheggio.

Le grandi capitali europee, prima fra tutte Parigi, stanno letteralmente impedendo pian piano alle automobili di raggiungere il centro cittadino. Dopo un lungo periodo di stagnazione del fenomeno turistico, Sanremo, che vanta una storia turistica ultracentenaria, si sta riscoprendo come centro d’interesse a livello internazionale grazie alla nautica ed al grande successo ed eco che stanno avendo le manifestazioni culturali e sportive che si svolgono nel suo territorio.

La riqualificazione dell’area della ex Stazione ferroviaria, compresa tra la piazza Cesare Battisti ed il lungomare Calvino ha l’ambizione di collocarsi nel solco delle trasformazioni in atto riuscendo a raggiungere obiettivi strategici molteplici: collegare pedonalmente la passeggiata imperatrice sia con la zona del porto vecchio che con il percorso pedonale della via Matteotti; generare facili e nuovi accessi al mare dal centro cittadino; riqualificare il Water Front cittadino realizzando un grande parco pubblico, accanto alla pista ciclabile, con dichiarata vocazione ludica e sportiva e nuovi sistemi di accesso alle spiagge; liberare lo spazio pubblico dalla presenza di 650 automobili; restaurare e recuperare funzionalmente gli edifici storici della Stazione dei treni e del l’adiacente magazzino merci; risolvere la pericolosità idrica dei torrenti Rocco e Mafalda; fare ordine nella viabilità urbana con la realizzazione di due rotonde, una in prossimità dell’innesto di via Nuvoloni con Corso Imperatrice e l’altra allo svincolo tra via Roma, Piazza Cesare Battisti e via Nino Bixio”.

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Il progetto. “Concepito come un’opera di riqualificazione urbana completa, prevede la realizzazione di una vasta area pedonale e ciclabile, arricchita da verde pubblico, spazi gioco per bambini, aree attrezzate per attività sportive, e un anfiteatro all’aperto per eventi culturali. Il nuovo design promuove uno stile di vita sano e sostenibile, incoraggiando la mobilità dolce, come il camminare e il ciclismo. La creazione di un grande parco pubblico sul waterfront offre un luogo di ritrovo e di svago per i residenti e i visitatori, contribuendo al benessere della comunità.

La rimozione delle automobili dall’area libererà spazio per le attività pedonali, migliorando la sicurezza e la vivibilità della zona. Il restauro degli edifici storici della ex stazione ferroviaria aggiunge un tocco di storia e cultura all’ambiente rinnovato. Inoltre, il progetto affronta le problematiche idriche dei torrenti Rocco e Mafalda, contribuendo a risolvere questioni legate alla sicurezza e all’ambiente. Le due rotonde proposte migliorano la viabilità urbana, agevolando il flusso del traffico e contribuendo a organizzare in modo più efficiente la circolazione stradale nella zona interessata. Complessivamente, la riqualificazione dell’area della ex Stazione ferroviaria rappresenta un passo significativo verso la creazione di una città più vivibile, sostenibile e orientata al benessere della sua comunità.”

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I dettagli. “Al centro della Piazza, il grande cerchio che utilizza ancora il marmo policromo della passeggiata Imperatrice è stato trasformato in una fontana costituita da ugelli per getti d’acqua scenografici posti a filo pavimento, ispirata ai modelli delle più famose piazze europee. Nel progetto, si prevede che, spegnendo il sistema della fontana, lo spazio pubblico possa trasformarsi in un grande parterre di 1600 mq adatto alla realizzazione di eventi di vario genere. Questo spazio può comodamente ospitare circa 3500 persone sedute o 7000 in piedi.

La configurazione della Piazza è delineata dalla presenza di due edifici porticati e dalla prima parte del giardino botanico che si intreccia con il “Parco del mediterraneo” a ovest, estendendosi lungo tutto il fronte mare fino alla fine dell’area di intervento ad est. Verso il mare, è stato collocato un piccolo palco che funge da punto di riferimento architettonico e base logistica per gli impianti necessari alle manifestazioni temporanee in piazza.

In direzione est, un tappeto rosso lungo oltre 100 metri diventa una passerella, simile al tappeto rosso presente nei grandi eventi internazionali come il Festival di Sanremo, il Festival del Cinema di Cannes o Venezia. Questo è un invito e al tempo stesso una provocazione, con l’obiettivo di attirare le celebrità del mondo dello spettacolo che frequentano la città durante il Festival di Sanremo. Si spera che utilizzino questo spazio come palco mediatico naturale per condividere la loro presenza sui social media.

Particolare attenzione è stata dedicata alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, conferendo centralità all’edificio dell’ex stazione nella composizione del progetto. Si è proceduto al recupero e al restauro sia dell’ex fabbricato viaggiatori che dell’ex-scalo, conferendo loro funzioni di tipo pubblico e commerciale“.

Il giardino botanico. “È noto a tutti che Sanremo è la città in cui è cresciuto Italo Calvino, figlio dell’agronomo Mario Calvino e di Eva Mameli, una delle prime donne italiane biologhe e ricercatrici. Questi due protagonisti hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia della scienza botanica nei primi decenni del Novecento, non solo partecipando a spedizioni di ricerca all’estero (da cui deriva il luogo esotico di nascita di Italo: Cuba), ma anche fondando a Sanremo, città natia di Mario, il Centro Sperimentale di Floricoltura. Questa struttura all’avanguardia si dedicava allo studio delle ibridazioni, alla creazione e alla cura di fiori e piante, contribuendo a un mercato fiorente e redditizio. Oggi, Sanremo e il suo paesaggio circostante testimoniano ancora l’importanza della floricoltura, nonostante il mercato abbia subito un calo significativo. Le colline sono intervallate da serre, e a Sanremo stessa si trovano il Mercato dei Fiori, il Palafiori e la Festa dei Fiori, completa di carri allegorici, come la celebre Battaglia dei Fiori di Ventimiglia.

L’ideazione di un giardino botanico accessibile e sempre aperto ai cittadini rappresenta un omaggio alla storia della città. Il giardino si sviluppa nella piazza, estendendosi sia ad est che ad ovest e avvolgendo gli edifici commerciali circostanti. Questa componente è cruciale nel progetto e l’obiettivo è renderla un luogo vivace e piacevole. Il disegno organico delle ampie aiuole verdi si ispira alle creazioni dei grandi paesaggisti sudamericani, come Roberto Burle Marx, autore della celebre passeggiata di Copacabana a Rio de Janeiro. All’interno del giardino, si alternano spazi di intimità e settori più festosi, dove la ricca varietà di piante, capaci di prosperare nel clima sanremese, invita coloro che frequentano questi spazi a vivere un’atmosfera festosa e a esibirsi, proprio come fa la natura”.

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Il prolungamento della passeggiata Imperatrice. “Tra gli interventi previsti, la messa in sicurezza del Rio Rocco-Mafalda costituisce l’elemento fondamentale e imprescindibile, da cui può conseguire la riqualificazione di tutta l’area. La sistemazione idraulica del Rio Rocco e del Rio Mafalda induce a una riflessione sull’intero ambito compreso tra la Chiesa Russa, il monumentale esemplare di Ficus Macrophilla, la passeggiata Imperatrice e la pista ciclabile. La pavimentazione della passeggiata Imperatrice, per le sue caratteristiche materiche, è diventata ormai uno dei luoghi più iconici della città, tanto che spesso i turisti utilizzano questo tratto pedonale per immortalarsi nelle fotografie ricordo del loro soggiorno sanremese.

Il progetto adotta la scelta già effettuata nel progetto definitivo di Porto Vecchio per il riutilizzo dei suoi marmi policromi. La passeggiata viene estesa fino a circondare il vecchio edificio della Stazione. La medesima trama materiale sarà riutilizzata anche per la fontana della “Piazza delle manifestazioni”. Non solo, i materiali utilizzati per la storica passeggiata Imperatrice costituiscono gli elementi strutturali di tutto il sistema di pavimentazioni dell’area di intervento, che si estende dalla via Aurelia al mare. Tra questi materiali, troviamo il travertino delle balaustre e tre tipi di marmo per la pavimentazione: Rosso Magnaboschi di Asiago, Grigio S. Patrizio (Bardiglio imperiale) e Botticino Fiorito.

Il progetto prevede la realizzazione di piastrelle rotonde con un diametro di 40 cm, realizzate con il marmo rosso e grigio, che saranno posate su una griglia di 4 metri che rappresenterà il tracciato regolatore di tutto l’intervento. Questa griglia fungerà da guida per tutti gli elementi del progetto, dai dettagli degli edifici a quelli del sistema vegetale, del sistema sportivo e delle preesistenze”.

Le nuove rotonde. “Altro intervento basilare che permea di rendere facilmente fruibile l’area è la riorganizzazione del sistema veicolare. Si prevede la realizzazione di due nuove rotatorie e la formazione di attraversamenti pedonali rialzati. La sistemazione del progetto prevede, per quanto riguarda la Piazza Cesare Badessa, la realizzazione di una corsia singola per senso di marcia, due fermate dell’autobus (una in direzione ovest e una in direzione opposta), gli ingressi e le uscite dal parcheggio interrato e posizioni per moto a raso. Prima e dopo l’attraversamento della piazza, gli snodi viabilistici sono regolati da due rotatorie con un diametro esterno di 25 metri”.

La promenade di Nizza a Sanremo. “La linea di demarcazione tra il giardino botanico, la piazza delle feste e il mare è caratterizzata dalla presenza di una serie di terrazze, dove i cittadini possono trovare una vera anteprima della spiaggia sottostante.

La sezione dello spazio pubblico si caratterizza per avere una lunga gradinata che conduce a un livello ribassato di tre gradini, dove la pavimentazione cambia diventando in legno. Questo disegno si ispira alla promenade di Nizza e garantisce una migliore veduta verso il mare dalla zona dell’orto botanico, eliminando la presenza del parapetto. Lo spazio si espande quindi in terrazze dove sarà possibile sostare per prendere il sole grazie a una serie di arredi fissi come sdraio e ombrelloni.

In queste ambientazioni, saranno collocati attrezzi per esercizi di calistenia, l’arte di utilizzare il proprio peso corporeo come resistenza per allenarsi e sviluppare il fisico. Questo sistema di allenamento, basato sulla ginnastica a corpo libero, è in linea con l’approccio del progetto a creare un’area dinamica e versatile, in linea con le pratiche molto seguite tra i giovani.

Dalle terrazze, si accede a scale che conducono al livello della spiaggia. Sotto le terrazze sono posizionati una serie di locali commerciali, che possono servire sia le spiagge che il parco sportivo (con bagni, docce e spogliatoi), oltre ad essere accessori agli edifici commerciali a livello parco. Questo riflette lo spirito dell’intero progetto: connettere e coinvolgere i cittadini con la propria città. A livello spiaggia, saranno ripiantate le grandi palme di Washingtonia, attualmente situate nel piazzale di parcheggio. Con la chioma posta a un’altezza di 10 metri, continueranno a caratterizzare lo skyline del fronte mare”.

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La visione. “Nel caso di questo progetto, come indicato nelle premesse, c’è una necessità, riteniamo, di completamento del sistema pedonale della città per mettere in relazione le varie spinte in atto con quelle programmate per il futuro e ci riferiamo in particolare ai progetti sul Porto vecchio. In gioco c’è il futuro di Sanremo.

Abbiamo perciò collegato la via di percorrenza pedonale che proviene da Pian di Nave con Corso Imperatrice, limitato lo spazio dedicato alle automobili in Piazza Cesare Battisti al solo transito e sosta tecnica dei bus, implementato gli attraversamenti pedonali in prossimità delle due nuove rotonde con passaggi pedonali ad altezza marciapiede, che costringono le automobili ad un inevitabile abbassamento della velocità per aumentare la sicurezza.

La novità, tra le righe del progetto, è l’aver così realizzato un vero e proprio anello di collegamento con il mare, completamente privo di barriere architettoniche, in cui le pendenze massime raggiunte sono al massimo del 5%. Un ulteriore segno distintivo che la città può offrire ai suoi cittadini ed al mondo per raggiungere un primato, nell’estensione delle aree pedonali, che poche città concorrenti possono vantare.

In ultima analisi, il progetto si pone in continuità con la tendenza che emerge dai progetti di riqualificazione recentemente messi in atto a Sanremo: una città che non vuole più essere pensata per le sole automobili, ma che punta a fondarsi sulla creazione di spazi e servizi comuni concepiti come luoghi di accentramento della vita sociale, che diventano volano per il turismo, il benessere e la qualità della vita degli abitanti”.

Cos’altro ancora? Nel presentare il progetto a Palazzo Bellevue, il sindaco Alberto Biancheri ha comunicato che l’amministrazione comunale ha chiesto al privato proponente di valutare l’inclusione al suo interno «dell’area antistante il Casinò e i locali dell’ex stazione, che possono essere sviluppati in senso turistico e museale».

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