Triora, arco pericolante. Il parroco lancia appello: «I soldi messi da parte stanno terminando»

«I fedeli sono molto generosi ma la maggior parte di loro vive con una piccola pensione e la Curia, oltre al contributo per l’impianto elettrico, non potrà erogare nuovi interventi»
Triora. Tanti lavori da affrontare e sempre meno parrocchiani. Visto l’ultimo intervento necessario per la messa in sicurezza di un manufatto di proprietà della parrocchia di Nostra Signora Assunta, nel cuore del centro storico, il parrocco don Marco De Francesco ha lanciato un appello per raccogliere donazioni.
«Triora è un bel paese della Valle Argentina, con una lunga e ricca storia di fede e cultura. Ovunque potete ammirare la bellezza della religiosità di un tempo visitando le numerose chiese costruite grazie ai sacrifici degli avi, felici di rinunciare a qualcosa per poter costruire e abbellire questi tesori di devozione e arte», scrive il sacerdote, che sottolinea come con gli anni «il nostro paese si è spopolato, gli edifici sono invecchiati e hanno sempre più bisogno di costose manutenzioni».
Negli ultimi anni, anche grazie ai contributi della Conferenza Episcopale Italiana e del Comune, si è provveduto alla messa a norma dell’impianto della Collegiata. Ma i lavori di manutenzione degli antichi edifici di culto sono molti e onerosi. «Proprio in questi giorni – spiega don Marco – Ad esempio, si è provveduto alla sistemazione di una lastra in ardesia staccatasi del campanile a vela della chiesa di Loreto».
E non è tutto: «Per quanto riguarda la chiesa di Sant’Agostino, si è provveduto alla verifica della rete “anti calcinaccio”. Questa era stata messa in opera nel 2019 quando parti della cupola si stavano staccando rischiando di cadere sulla proprietà sottostante e creare dei danni. A seguito della verifica si è notato come parte di essa sembra essere strappata rendendo ancora presente il pericolo di crollo. Per tale motivo è già stato affidato l’incarico ad una ditta di “edilizia acrobatica”, per verificare la situazione in loco e provvedere alla sostituzione. Nel contempo si effettuerà la verifica della copertura per evitare eventuali infiltrazioni e per scongiurare la caduta di abbadini di ardesia».
Ora è necessario intervenire sulla Collegiata, dato che, spiega sempre don Marco «si è notato come il cornicione della trave del tetto sopra la facciata principale della Collegiata, presentasse vecchi distacchi di copriferro. Onde evitare il distaccamento di altri pezzi con il rischio per persone e cose, l’Amministratore Parrocchiale, con la collaborazione del Comune, ha fatto transennare la zona. Contattata ancora la ditta di “edilizia acrobatica”, nel giro di pochi giorni, si sono verificate tutte le parti della facciata principale rimuovendo quelle pericolanti. Purtroppo la cornice del riquadro posto sopra la porta principale è molto ammalorato e bisogna intervenire con un lavoro di consolidamento urgente». Al contempo sono stati notati problemi anche all’arco di sostegno del passaggio di collegamento fra la chiesa e la canonica.
Nell’attesa della messa in sicurezza della struttura, il sindaco Massimo Di Fazio ha firmato ieri un’ordinanza di chiusura di via Giauni: la stradina pedonale sottostante l’arco pericolante. Ora, come si legge nel testo del provvedimento, la messa in sicurezza spetta alla parrocchia.
«I soldi messi da parte, visti i qui elencati lavori stanno per terminare; i fedeli sono molto generosi ma la maggior parte di loro vive con una piccola pensione e la Curia, oltre al contributo per l’impianto elettrico, non potrà erogare nuovi interventi dovendo supportare molte altre chiese nelle medesime situazioni», conclude il parroco, che chiede una donazione per sostenere le chiese di Triora.
Di seguito l’iban intestato alla Parrocchia Nostra Signora Assunta: IBAN IT46 A030 6909 6061 0000 0118 047