“Sa(n)remo lettori”, l’amicizia tra Joyce e Svevo al centro dell’incontro con lo scrittore Enrico Terrinoni

18 gennaio 2024 | 09:45
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“Sa(n)remo lettori”, l’amicizia tra Joyce e Svevo al centro dell’incontro con lo scrittore Enrico Terrinoni

Appuntamento lunedì 22 gennaio nella serra La Fenice di Villa Nobel alle 17

Sanremo. Nuovo ospite per Sa(n)remo Lettori: lunedì 22 gennaio nella serra La Fenice di Villa Nobel alle 17, Enrico Terrinoni, tra i più grandi studiosi di James Joyce, presenterà il libro “La vita dell’altro. Svevo e Joyce: un’amicizia geniale” (ed. Bompiani).

Continua infatti con successo la rassegna letteraria che prevede la partecipazione di nomi tra i più prestigiosi del panorama culturale contemporaneo, ideata e curata dalla professoressa Francesca Rotta Gentile, docente di lettere del liceo Cassini, e
proposta dall’assessorato alla cultura guidato da Silvana Ormea.

Enrico Terrinoni sarà intervistato da Walter Scavello, docente di inglese del Liceo Cassini. Letture a cura degli studenti del Liceo Amoretti e Artistico di Sanremo e Imperia e degli studenti del Liceo Cassini di Sanremo. Previsti intermezzi musicali con la chitarra a cura del maestro Paolo Crespi.

Sarà garantito l’accesso alla serra La Fenice dove si svolgeranno gli incontri solo a coloro che avranno prenotato: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-sanremo-lettori- 22-gennaio-villa-nobel-enrico-terrinoni-753116380367?aff=oddtdtcreator. Tutti gli incontri saranno in diretta su la pagina Facebook e sul canale YouTube del liceo Cassini di Sanremo; si svolgono con la collaborazione della Rete 7 delle scuole della Liguria e sono gratuiti per la cittadinanza. Sono stati inseriti dal Liceo Cassini su Sofia con il codice 89550

Enrico Terrinoni: Professore distaccato del Centro Interdisciplinare “B. Segre”, Accademia Nazionale dei Lincei e professore ordinario di Letteratura inglese all’Università per Stranieri di Perugia. Ha tradotto opere di Joyce, Wilde, Orwell, Shaw, Hawthorne, Bobby Sands e molti altri, vincendo numerosi premi. Tra i suoi libri James Joyce e la fine del romanzo (2015), Oltre abita il silenzio. Tradurre la letteratura (2019) e Su tutti i vivi e i morti. Joyce a Roma (Premio della giuria – Premio Francesco De Sanctis; Premio della giuria – Premio Viareggio-Rèpaci). Il suo Ulisse bilingue annotato (Bompiani 2021) ha vinto il Premio Internazionale Capalbio per la traduzione nel 2022. La vita dell’altro. Svevo, Joyce: un’amicizia geniale Appassionante come un romanzo, libero come una storia, preciso come una biografia; anzi, due.

La vita dell’altro è il racconto inedito dell’amicizia molto speciale tra due dei grandi scrittori del Novecento. Joyce, irlandese abbastanza ribelle che arriva in Italia perché ama la lingua e la cultura italiana ma anche per fuggire da un’Irlanda sotto il doppio giogo dell’Impero britannico e della Chiesa cattolica, e Svevo, un signore di mezza età, di origini ebraiche, che dopo anni in banca lavora nell’industria di vernici per applicazioni subacquee della famiglia della moglie.

Joyce insegna inglese, e si distingue subito a Trieste per i suoi comportamenti poco ortodossi. Svevo, bonario uomo di famiglia, si accorge di lui e inizia a frequentarlo, prima da allievo, poi da amico. Dal loro incontro nasce qualcosa. Si scambiano gli scritti e ammirano le rispettive opere. Svevo aiuta spesso Joyce, sempre a corto di denaro, e questi ricambierà la sua generosità contribuendo a farlo diventare un caso letterario internazionale. Le loro storie si incrociano e ci parlano di un’amicizia profonda, non soltanto di affinità. E si intrecciano in un curioso entanglement anche le loro opere, capaci di dialogare da posizioni distanti su temi condivisi e segreti.

La vita dell’altro è una storia non ancora raccontata, che mostra l’esistenza tra questi due mostri sacri del Novecento di un rapporto assai profondo, di un’affinità elettiva ma anche una voglia di sostenersi a vicenda e guardarsi negli occhi per riconoscersi. Questa storia minima di due grandi racconta tramite eventi, resoconti, impressioni, incroci e simultaneità come le opere e le esistenze di Svevo e Joyce continuano a scrutarci oscuramente dal passato, con occhi attenti e divertiti, fissi sui nostri futuri.