Le indagini

Sanremo, Danilo Fedele forse non è morto nel canalone: il corpo sarebbe stato spostato

La Procura di Imperia ha aperto un fascicolo per omicidio, al momento contro ignoti

Sanremo. Danilo Fedele, 25 anni, potrebbe non essere morto nel canalone sotterraneo di via Pietro Agosti, a Sanremo, dove lo hanno trovato i vigili del fuoco giovedì scorso dopo alcuni giorni dalla sua scomparsa.
Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, c’è quella che il corpo del giovane sia stato portato nel tunnel dove scorre il torrente San Romolo dopo il decesso, che sarebbe avvenuto in un altro luogo.

Per far luce sull’accaduto, la Procura di Imperia ha aperto un’inchiesta per omicidio, al momento contro ignoti. Un’iscrizione tecnica, secondo gli investigatori, finalizzata a compiere gli accertamenti necessari per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Ma non si esclude, comunque, che ci possano essere altre persone coinvolte nel decesso di Danilo, anche se sul suo corpo non state trovate evidenti tracce di violenza.

L’abitazione del giovane, in via Galileo Galilei, è stata posta sotto sequestro. La polizia ha inoltre acquisito a verbale diverse testimonianze, tra cui quella della cassiera di un supermercato, dove il giovane era solito fare la spesa.

Di Danilo non si sapeva più nulla dalle 3 di notte del 30 dicembre, quando il giovane ha chattato con un’amica. Il giorno successivo lo attendevano altri amici, ma di lui si è persa ogni traccia. Solo il giovedì scorso, 4 gennaio, il corpo del 25enne è stato trovato nel canalone: era nell’acqua, vestito. Soltanto dall’esito dell’autopsia, che verrà effettuata nei prossimi giorni, si potrà sapere se ha ingerito sostanze che possano aver causato il decesso o se questo sia dipeso da altre cause.

Fondamentali, per comprendere come Danilo sia arrivato nel canalone, saranno i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona.

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