Pino Aprile contro lo stereotipo della mafia meridionale: «Il dato certo è che l’antimafia sia un cimitero “terrone”»
Sindaco Giuffra: «Un appuntamento con la legalità nato come risposta alle minacce ricevute»
Riva Ligure. Don Maurizio Patriciello e il giornalista Pino Aprile, insieme a Luigi Leonardi, commerciante casertano sotto scorta, hanno aperto la prima delle tre giornate sulla legalità organizzate dal Comune di Riva Ligure in collaborazione con Gruppo Eventi, a cui hanno partecipato le massime autorità civili e militari. Un appuntamento con la legalità nato da un fatto illegale: una minaccia ricevuta dal primo cittadino Giorgio Giuffra durante il periodo della pandemia. «Qualche anno fa fui oggetto di minacce. Ho scoperto in un secondo tempo che il sindaco che le riceve è portatore di un contributo. Abbiamo deciso di utilizzarlo per tre giornate di impegno sulla legalità e contro ogni forma di mafia e di situazioni poco trasparenti» ha commentato il sindaco all’apertura di “Legality NextGen”.
«Non parlo mai di legalità ma di normalità» ha affermato Don Maurizio Patriciello, il parroco che ha convinto la premier Meloni a visitare Caivano per lanciare un messaggio di solidarietà. «Siamo un Paese civile dove ognuno ha i suoi diritti e deve fare il suo dovere. Se c’è gente che con la prepotenza si appropria di cose che non sono sue la società civile deve alzare la voce e la testa e se la politica non é troppo attenta i cittadini e anche i preti debbono fare in modo che le Istituzioni siano più presenti. I bambini devono stare in famiglia, non devono essere tolti alle famiglie e la Chiesa ha un ruolo fondamentale perché arriva dappertutto, sopratutto dove la politica non può e non deve arrivare».
La mafia non ha identità, non è meridionale, non è settentrionale al contrario dell’antimafia, che come afferma il giornalista Pino Aprile «E’ un cimitero “terrone”». Lo stereotipo della legalità legata al sud è ancora radicato: «E’ una illusione e una calunnia. La mafia è delinquenza organizzata e in tutto il mondo. Se mettessimo tutte le vittime dell’antimafia in un solo cimitero e leggessimo i nomi sulle lapidi, tranne alcuni, sono migliaia e sono tutti meridionali. L’antimafia è un cimitero “terrone”. Quando si distrugge la ragione di stare bene insieme è difficilissimo ricostruire quelle ragioni e servono dei giganti, e servono i Falcone i Borsellino».
«Una iniziativa molto più che bella. A Riva Ligure non è la prima volta che si realizza una manifestazione di questo genere e il Comune ha una grande attenzione per questo fenomeno, una attenzione che forse non c’è in tutti i Comuni della provincia» ha commentato il Procuratore Alberto Lari.
Presenti all’evento anche il Questore Giuseppe Felice Peritore, il Prefetto Valerio Massimo Romeo, la consigliera regionale Chiara Cerri ed esponenti politici locali. Legality NextGen proseguirà oggi con Ciro De Angelillis, Procuratore Capo aggiunto di Bari e Annamaria Frustaci, Pm di Catanzaro che dialogheranno con Roberto de Candia. Infine sabato 20 gennaio verrà proposta una pièce teatrale con Sara Bevilacqua nel ruolo di Agnese Borsellino. A seguire Alessandro Di Battista e Dario Vergassola dialogheranno con Roberto de Candia. Tutti gli appuntamenti saranno alle ore 18:00 all’interno del palazzo comunale di Riva Ligure.