Parte da Riva Ligure il format “Legality Nextgen”. Tra gli ospiti Di Battista e Vergassola
Occasione che porterà in tutta Italia l’esempio di Riva e della sua risposta nei confronti delle minacce
Riva Ligure. Parte da Riva Ligure un format sulla legalità rivolto ai giovani, con ospiti di livello nazionale: dal 18 al 20 gennaio prende il via la tappa “numero zero” di Legality Nextgen. «Un connubio fra legalità e giovani. Al futuro dobbiamo guardare con ottimismo, i giovani non devono essere un problema piuttosto una risorsa ed è giusto dare loro la possibilità di confrontarsi con personaggi di rilievo su una tematica che l’amministrazione porta nel cuore. Abbiamo sempre puntato alla collaborazione con le Istituzioni e a portare avanti una amministrazione che faccia dell’appoggio etico e della trasparenza il proprio principio» ha commentato il sindaco Giorgio Giuffra.
Una tre giorni in cui l’ora dell’ “aperitivo” sarà sostituita da una chiacchierata sulla legalità con ospiti che porteranno, ognuno nella sua personale visione, una testimonianza personale. Come illustrato dall’assessore Francesco Benza, il calendario prenderà l’avvio giovedì 18 gennaio con Don Maurizio Patriciello e Pino Aprile, proseguirà venerdì 19 con Ciro De Angelillis, Procuratore Capo aggiunto di Bari e Annamaria Frustaci, Pm di Catanzaro che dialogheranno con Roberto de Candia. Infine sabato 20 gennaio verrà proposta una pièce teatrale con Sara Bevilacqua nel ruolo di Agnese Borsellino. A seguire Alessandro Di Battista e Dario Vergassola dialogheranno con Roberto de Candia. Tutti gli appuntamenti saranno alle ore 18:00 all’interno del palazzo comunale di Riva Ligure.
Un format che parte da Riva Ligure, ma che verrà, con molta probabilità riproposto in altri comuni italiani, come ha affermato Vincenzo Russolillo, Gruppo Eventi, che organizza la tre giorni in collaborazione con il comune di Riva Ligure. Una occasione importante per i suoi contenuti e che potrebbe portare l’esempio di Riva in giro per il Paese. L’iniziativa, che parte dal comune rivasco, vede infatti alla sua base una motivazione “personale” come ha spiegato il sindaco Giuffra: «Legata al fatto che il nostro comune e il sindaco abbiano ottenuto un contributo amministrativo dal Ministero dell’interno per delle minacce ricevuto nell’espletamento del mandato. Credo che il segnale migliore che si possa dare è organizzare qualcosa per la comunità e dimostrare che si è attaccati alla realtà in cui si vive dando messaggi positivi delle minacce» ha concluso il primo cittadino.