Imperia, a processo per maltrattamenti e peculato: assolta l’ex preside del Marconi

16 gennaio 2024 | 11:46
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Imperia, a processo per maltrattamenti e peculato: assolta l’ex preside del Marconi
Imperia, a processo per maltrattamenti e peculato: assolta l’ex preside del Marconi
Imperia, a processo per maltrattamenti e peculato: assolta l’ex preside del Marconi

Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a quattro anni e due mesi. Accolta la tesi difensiva

Imperia. Il tribunale collegiale di Imperia, presieduto dal giudice Carlo Indellicati, ha assolto perché il fatto non sussiste Daniela Pistorino, l’ex dirigente scolastica dell’Istituto professionale Marconi di Imperia, accusata di peculato d’uso per l’utilizzo privato della vettura di proprietà della scuola scuola e di maltrattamenti nei confronti di alcuni insegnanti. Per minacce, diffamazione e violenza privata, le altre accuse nei confronti dell’ex preside, è invece intervenuta la prescrizione.

Le motivazioni della sentenza verranno depositate fra novanta giorni.

La scorsa udienza, il pubblico ministero Veronica Meglio, che nelle repliche odierne ha ripercorso la tesi accusatoria, parlando di un «delirio di onnipotenza della Pistorino, che ha manifestato la sua prepotenza e il modo imperativo di dirigere la scuola» aveva chiesto una condanna a 4 anni e 2 mesi. Mentre la difesa della donna, assistita in giudizio dall’avvocato Antonio Favazzo del foro di Messina, aveva chiesto l’assoluzione per l’insussistenza dei fatti. Tesi, quella del legale, accolta in pieno dal collegio.

La vicenda. I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra fine 2019 e il mese di aprile del 2021, quando la Pistorino, appunto, era preside della scuola. Per quanto riguarda il peculato d’uso, l’episodio risale al 15 giugno del 2020, quando in piena pandemia, la Pistorino lavorava in smart working da casa, a Messina. Chiamata a Imperia per gli scrutini, trattandosi di persona fragile (dal punto di vista della salute) avrebbe chiesto a un insegnante di andarla a prendere all’aeroporto di Genova per portarla a scuola e qui le si contesta l’uso dell’auto di servizio anche se a detta del suo difensore la trasferta sarebbe avvenuta con spese a proprio carico.

A far scattare l’indagine nei confronti dei maltrattamenti era stata la denuncia di una quindicina di insegnanti, che avevano segnalato gli atteggiamenti arroganti da parte della preside, che secondo le accuse sarebbe arrivata a insultare i colleghi e anche a minacciarli di licenziamento.