Il Roca Team naufraga contro il Panathinaikos
Pianto greco ad Oaka
Monaco. Nemmeno un mese dopo la follia di Okobo e la tripla letale di Grigonis, il Roca Team ritrova il Panathinaikos per provare a restare in corsa playoff, e prova a farlo in uno dei campi più difficili dell’Eurolega, il palazzo di Oaka, ma questa serata si è rivelata un autentica tragedia greca, una delle esibizioni peggiori nella storia monegasca in Eurolega ed anche, o soprattutto, una battuta d’arresto che può avere pesanti conseguenze per la corsa playoff.
E la partenza è subito da incubo, i greci difendono duro, sporcano le linee di passaggio monegasche, raddoppiano su Mike James e provocano sei palle perse; poi vanno in attacco e tirano col 78% da tre, i vari Grant, Mitoglou e Grigonis colpiscono senza esitare e fissano il punteggio del primo quarto sul 27 a 12 per i verdi ateniesi, una vera e propria doccia fredda per il Roca Team, che tanto per complicarsi la vita tira con percentuali davvero rivedibili e spreca i numerosi rimbalzi offensivi che specialmente John Brown III riesce a recuperare.
Non cambia nel secondo quarto il tema della partita, le percentuali al tiro condannano il Roca Team ad un inseguimento sterile,ad una fatica per costruire azioni che poi si infrangono sui ferri di Oaka oppure sulla difesa greca.
Anche dalla linea della carità la situazione è gravemente deficitaria, quando il dato numerico dice 1 su 7 c’è molto poco da dire, se non che si tratta proprio di una serata in cui le mani monegasche sono gelide: anche Mike James non si è ancora iscritto alla partita, è rimasto a zero punti e questo è il manifesto di una partita in cui non manca l’impegno ma purtroppo manca la precisione, mentre dall’altra parte Lessort ci mette tanta energia e Sloukas guida con piglio sicuro la corazzata ateniese ad un parziale di 43 a 30 per chiudere il primo tempo.
Tocca ad un grande ex, Mathias Lessort che alla fine ne scrive 23 più 9 rimbalzi mettere un timbro indelebile sulla partita, con la sua energia a rimbalzo, con la sua capacità di convertire in punti qualsiasi cosa gli passi tra le mani, e mentre Nunn segna canestri di grande classe il Panathinaikos prende il largo e il Roca Team arranca, perso nella sua serata nera al tiro e sprofondato nei suoi fantasmi, tornati con prepotenza nella testa dei giocatori.
Anziché la sperata rimonta, i monegaschi vedono aprirsi ancora di più il divario fino ad arrivare a 20 punti di scarto per chiudere il terzo quarto, un 64 a 44 che assomiglia tanto ad una sentenza ormai definitiva.
L’ultimo quarto è solo un lungo garbage time, che serve ai greci per rimpinguare le statistiche individuali e serve invece a Diallo per farsi espellere dopo un antisportivo ed un tecnico per flopping, non proprio la migliore maniera per concludere una partita di sofferenza collettiva e per incassare uno scarto di 25 punti che mette un punto definitivo ad una serata di imbarazzante sofferenza sportiva.
Il punteggio finale di 88 a 63 non lascia spazio ad interpretazioni fantasiose, del resto i numeri sono impietosi, basti dire che la percentuale ai liberi è stata del 30%, una cosa che nemmeno nei peggiori incubi si può realizzare ; ed invece è tutto vero, come vere sono le basse percentuali che specialmente nel primo tempo hanno vanificato ogni sforzo della squadra, ogni tentativo di giocare una partita all’altezza dell’impegno ed hanno condannato il Roca Team ad una serata di sofferenza.
Sicuramente c’è qualcosa da salvare, c’è un buon Strazzel che ha provato a dare ordine alla squadra ed ha anche segnato 11 punti, un buon Motiejunas da 13 punti, ci sono stati 16 rimbalzi offensivi ma sono che però non hanno portato un vantaggio, perché la squadra non è mai riuscita a venire a capo della difesa dei Verdi ateniesi e si è arenata su una serata infausta al tiro.
Adesso da questa serata di pianto greco bisogna uscire, e alla svelta, perché un rendimento così altalenante, una serata buona alternata ad una pessima rischia di compromettere tutta la stagione ; come ripetiamo da sempre, questa è l’Eurolega e qui non regala niente nessuno, le gare sono tirate allo spasimo e un rimedio va trovato senza esitazione alcuna, guardandosi dentro e con un analisi anche impietosa di questi continui momenti di difficoltà.
È forse questo il momento più difficile dell’esperienza del Roca Team in Eurolega, più ancora delle ultime partite di Mitrovic, perché questo è il momento di consolidare i risultati e lo status della squadra, e perché in questi passaggi non si possono avere esitazioni : è il momento di tirare fuori tutto quello che c’è.