Pallacanestro

Il Roca Team beffato dall’Olympiacos Pireo

Sconfitta amara ma la squadra c'è

Monaco. Rivincita di scontri del recente passato, sfida per un posto al sole nei prossimi playoff, con la prospettiva di restare fuori da tutto nella prossima primavera, e molto più prosaicamente ennesima partita che dovrà dare risposte sulla condizione del Roca Team : la partita al Pireo contro l’Olympiacos è un altra gara ad alta tensione per i monegaschi.

Jaiteh in quintetto si sacrifica su Fall, ma in una gara che inizia a basso ritmo e punteggio il lungo francese diventa un fattore in attacco, e la squadra tiene in difesa, sempre attenta, reattiva e costringe Bartzokas al primo timeout sul 17 a 13 per il Roca Team.
L’ingresso di Motiejunas non cambia il corso della gara, il Monaco è sempre in controllo del match, anche John Brown III dà spettacolo e solo le iniziative individuali di Canaan limitano i danni, e si va al primo riposo sul 21 a 17 per i monegaschi.
È McKissic che suona la carica per i greci, con una tripla, un entrata ed un assist propizia la rimonta dell’Olympiacos che Petrusev conclude sul 26 pari; ma è lo stesso americano a dare sempre impulso alla squadra del Pireo.

Anche nei momenti di maggiore pressione il Roca Team trova sempre una maniera di salvarsi, trova sempre soluzioni diverse, protagonisti diversi ed è il turno di Kemba Walker di mandare la partita sul 31 a 28 per i monegaschi e di far chiamare un altro timeout a Bartzokas : nel complesso, è tutta un altra musica rispetto alla prestazione balbettante del primo tempo di martedì col Maccabi, e per di più contro una squadra che ha sempre rappresentato il paradigma del gioco di squadra.

Nemmeno la grossa ingenuità di Diallo, che si fa affibbiare un antisportivo per un gomito aperto in faccia a Canaan riesce però a rovesciare l’andamento della gara, perché Mike James inizia ad incidere sul match, e i greci contemporaneamente non producono uno sforzo in grado di consegnargli il controllo della partita; anzi, si va all’intervallo lungo sul 36 a 34 per la squadra del Principato che ha fatto della difesa la chiave per controllare il ritmo della gara.

E se la paura di Obradovic è anche la nostra paura perché il terzo quarto con l’Olympiakos ci fa tornare in mente l’incubo delle Final Four, questa volta non c è motivo alcuno di preoccuparsi, in campo ci sono Jaiteh e Outtara che difendono come leoni, ci mettono il corpo e l’energia, trascinano i compagni e il Roca Team tiene duro, assorbe i colpi dei greci, e la squadra mantiene un vantaggio magari piccolo ma importante dal punto di vista mentale, 45 a 42 e poi Motiejunas segna anche il canestro del 47 e obbliga Bartzokas a parlarci su.
Resta un equilibrio costante, che nemmeno le folate di Canaan riescono ad incrinare, ed in una partita dominata dallo sforzo difensivo Outtara trova la maniera di essere protagonista anche in attacco, dove nel finale del quarto anche Okobo riesce ad essere costruttivo: si va all’ultimo riposo sul 58 a 56 per il Roca Team.

È sempre un monumentale Jaiteh a prendere per mano il Roca Team, con difese ed attacchi di grande efficacia ; ma sono le triple di McKissic e Peters a fissare il punteggio sul 62 pari e obbligare Obradovic al time out.
Gli ultimi minuti sono la cronaca di una beffa atroce, perché sospinto dalle triple di McKissic, dai punti di Canaan l’Olympiakos prende vantaggio e lo tiene fino alla sirena, al punteggio di 75 a 73, e non basta una prova difensiva inappuntabile, non bastano i 14 rimbalzi offensivi per consentire al Roca Team di cogliere il primo successo del 2024.

Con un Mike James limitato a 10 punti, sono Jaiteh e Diallo a sostenere l’attacco monegasco, che a volte difetta di precisione, e che comunque regge l’intero incontro all’impatto con la difesa dei greci, che si confermano come squadra completa e solida, quadrata.
In realtà dalla partita di questa sera quella che esce malconcia è la classifica, perché il gruppo delle aspiranti ai playoff è sempre ben nutrito, e perché le troppe vittorie lasciate per strada in questa stagione rischiano di essere il fattore discriminante per coronare la corsa playoff oppure per confezionare una delusione amara.

Non è certo stasera l’occasione di nutrire rimpianti o recriminazioni, anche se dobbiamo sottolineare che l’intero staff tecnico greco, non solo Bartzokas è impegnato in una continua lamentela per ogni decisione arbitrale; ma in realtà la situazione attuale del Roca Team non è certo riconducibile a veri o presunti torti arbitrali. Questa situazione è direttamente riconducibile ai tanti alti e bassi vissuti dalla squadra, alle tante difficoltà a trovare un equilibrio tecnico in campo, e come abbiamo visto stasera esiste una sola via di uscita, piegare le ginocchia e sacrificarsi, perché solo questo alla fine potrà ripagare lo sforzo.

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