Gianni Ballestra, l’eroe silenzioso di Imperia. 45 anni fa si sacrificò per evitare una strage
A pochi giorni dal suo congedo, il Capitano stava collaudando un F104, anche chiamato Starfighter
Imperia. Oggi, 45 anni fa, scompariva tragicamente il Capitano dell’Aeronautica Militare Giovanni Ballestra, di Imperia, lasciando la sua famiglia ma salvando una intera comunità. Il 18 gennaio del 1979 a pochi giorni dal suo congedo, il Capitano stava collaudando un F104, anche chiamato Starfighter, nel pressi di Pavia.
Quella tragica mattina, con già alle spalle 1.774 ore di volo, il Capitano Ballestra decollava dalla sua base per una missione di normale sorveglianza del territorio. Dopo alcuni minuti dal decollo ebbe un malore e anziché sganciare il paracadute e tentare di salvarsi, decise di rimanere sul suo caccia, affinché non si schiantasse sul centro abitato evitando così una tremenda strage e, allo stesso tempo, perdendo la vita nell’impatto. Da quel giorno gli abitanti di Castelletto di Branduzzo, scampati alla strage, sono grati per il suo coraggio e l’eroismo ed hanno innalzato un monumento alla sua memoria, usando parti del motore, nel luogo della caduta.
Era nato a Imperia nel 1949, Gianni, e in seguito al diploma aveva vinto il concorso per entrare nell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli. Dopo una carriera a bordo degli addestratori venne assegnato a pilotare l‘F-104 Starfighter, uno dei veivoli più veloci al mondo, considerato una “palla di fuoco” con piccole ali. Un modello che negli anni successivi fu sostituito, proprio per la sua pericolosità. Prima del terribile schianto e del gesto eroico che accompagnerà per sempre lui, la sua famiglia e anche la città di Imperia, Gianni Ballestra divenne un operativo nelle missioni di difesa e di sorveglianza aerea e a breve avrebbe terminato la sua carriera.
Sono trascorsi 45 anni in cui la famiglia non ha mai saputo non pensare, nemmeno per un giorno, a quel 18 gennaio. Chiunque avesse conosciuto il Capitano, lo ricorda come una persona disponibile e altruista, fino al punto di sacrificarsi, letteralmente per gli altri. Sono trascorsi 45 anni da quando Gianni Ballestra, a cui è intitolata una via nella sua città, è entrato a fare parte degli eroi silenziosi, indimenticabili e a volte un poco dimenticati.