Edilizia residenziale pubblica e sociale, assessore Scajola chiede risorse al Governo, semplificazione e abolizione imu e tasse per le Arte
Oggi è intervenuto in qualità di coordinatore vicario della commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio della Conferenza delle Regioni e Province autonome
Genova. «Come Regioni siamo preoccupati di fronte alla scelta del taglio del Fondo affitti e morosità incolpevole: crediamo che questo porterà a ulteriori richieste di alloggi Erp ed Ers. Oltre a questo, al di là del grande lavoro portato avanti dalle Regioni per il recupero degli alloggi di edilizia sociale, abbiamo necessità di investimenti anche da parte del Governo: siamo certi che si possano individuare risorse residue da reinvestire in tempi rapidi sui territori. È poi necessario semplificare norme e burocrazia, che causano tempi lunghi e ostacolano il lavoro di Regioni e Comuni, anche in ottica di investimenti PNRR. Infine, è incomprensibile come gli ex Iacp e le Arte, che svolgono un fondamentale e complesso lavoro, debbano pagare l’IMU». Così l’assessore all’Urbanistica Marco Scajola, intervenuto in qualità di coordinatore vicario della commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio della Conferenza delle Regioni e Province autonome alla seconda riunione del tavolo nazionale dedicato all’edilizia residenziale pubblica e sociale, convocato dal ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini.
«Si tratta di un tavolo fortemente richiesto dalle Regioni, su un tema di straordinaria importanza e attualità come quello dell’edilizia sociale – commenta Scajola- Il nostro obiettivo è riuscire a mettere in campo e pianificare non solo un sempre maggior numero di interventi di recupero e messa a disposizione, ma una vera e propria riforma per quanto riguarda la gestione degli alloggi Erp ed Ers. L’11 gennaio scorso la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome aveva approvato un documento condiviso sul tema dell’edilizia residenziale e sociale pubblica. Il documento contiene tredici diversi obiettivi, di cui alcuni prioritari, che ho voluto sottoporre proprio al ministro Salvini».
«Il Fondo dedicato agli affitti e alla morosità incolpevole, ben 300 milioni a livello nazionale destinati alle Regioni, 10 milioni per la sola Liguria, permetteva nel nostro caso di finanziare interventi in 140 Comuni, con risorse destinate a famiglie e persone in difficoltà – precisa Scajola – Il taglio del fondo, come detto, porterà all’aumento della richiesta di alloggi. Per questo serve un piano nazionale che stanzi risorse, aggiuntivo a quanto intrapreso dalle Regioni con risorse proprie: in Liguria recentemente abbiamo stanziato 22 milioni di risorse FSC per il recupero di alloggi, ma serve anche aiuto e sostegno da parte del Governo. Servono certezze, ma anche valutare una razionalizzazione delle risorse: siamo infatti convinti che sia possibile recuperare risorse residue non utilizzate per Ers ed Erp, legate al fatto che in precedenza i fondi non avessero scadenza di utilizzo».