Cpr nell’Imperiese, il Prefetto:«Necessario per garantire la sicurezza sul nostro territorio»
«Non abbiamo ancora elementi certi e documentali per poter dire, che il centro si farà in provincia di Imperia. Tuttavia, quella di un centro a Diano Castello è una ipotesi attualmente al vaglio del ministero dell’Interno»
Imperia. Centro di permanenza per i rimpatri (CPR) a Diano Castello ancora tutto da decidere e «al momento – sottolinea il prefetto di Imperia Valerio Massimo Romeo in un incontro con i sindaci del Golfo Dianese che dallo scorso mese di ottobre ormai protestano contro l’ipotesi di aprire un Cpr nella ex caserma Camandone di Diano Castello- non abbiamo ancora elementi certi e documentali per poter dire, che il centro si farà in provincia di Imperia. Tuttavia, quella di un centro a Diano Castello è una ipotesi attualmente al vaglio del ministero dell’Interno per l’istituzione» ma «sotto un profilo tecnico e istituzionale- sottolinea- posso dire che abbiamo bisogno dei Cpr, perché senza di quelli non riusciremo mai garantire la massima sicurezza sul nostro territorio in tema di espulsioni di cittadini extracomunitari, che si comportano male».
Sull’odierno incontro ha dichiarato: «Un incontro stato proficuo. I sindaci del Golfo Dianese sono persone assolutamente istituzionali, corrette ed hanno rappresentato il proprio ordine del girono». Ma poi ribadisce: «Ad oggi non abbiamo una determinazione sul luogo esatto, in Liguria, in cui verrà attuato il Cpr. Possiamo anche dire che sono al vaglio del ministero dell’Interno una serie di benefici a carico della cittadinanza e dello stesso Comune, che non riguardano soltanto la Liguria, ma l’intero territorio dove verranno realizzate tali strutture».
(i sindaci dei Comuni del Golfo Dianese presenti alla riunione assieme ai consiglieri di minoranza di Diano Marina, Marcello Bellacicco e Francesco Parrella)